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Il Sai sul tavolo del Ministro: "Valutare responsabilità del Comune e recupero soldi anticipati"

L'interrogazione del deputato Mari a Piantedosi sul caso Caserta: "Proroga senza motivazioni"

Recupero delle somme 'anticipate' per il progetto Sai di Caserta. E' questa la richiesta al Ministero dell'Interno Matteo Piantedosi formulata dal deputato Francesco Mari, del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra, che ha presentato un'interrogazione scritta indirizzata al capo del Viminale per sapere quali procedure siano state adottate per recuperare le somme versate e non utilizzate per le finalità del progetto di accoglienza ed inclusione.

I ritardi nella gara

Mari, nel documento presentato alla Camera, ha ricordato anche i ritardi del Comune di Caserta nell'attivazione della gara per il triennio 2023-2025 con il precedente progetto, che scadeva il 30 dicembre 2022, che sarebbe stato prorogato all'Ati composta da Innotec, Esculapio e Format "senza apparenti motivazioni" e "nonostante le ripetute irregolarità riscontrate dagli ispettori del Ministero nella verifica ispettiva effettuata nel novembre 2022". Sul caso un imprenditore concorrente ha presentato una denuncia che è attualmente nelle mani della Procura. 

Le carenze: "Migranti senza assistenza"

Poi, il deputato evidenzia le carenze del progetto dal mancato versamento dei pocket money al vitto oltre alla mancata attivazione di una banca dati passando per il fatto che "le strutture individuate sono fatiscenti, prive di arredamenti, spesso senza servizi igienici, le condizioni igienico sanitarie sono precarie e quasi nessuna struttura è stata regolarmente attivata nel rispetto della procedura ministeriale". Inoltre, "il raggruppamento di imprese non avrebbe neanche attivato la necessaria assistenza sanitaria nei casi in cui i richiedenti asilo fossero colpiti da infezioni o problemi sanitari di vario genere e non li avrebbe assistiti nei casi di ricovero ospedaliero", si legge nell'interrogazione. 

La sospensione del progetto: beneficiari nel limbo

A febbraio 2023, prosegue il deputato, "il Ministero dell'interno a metà febbraio 2023 ha sospeso il SAI di Caserta per sei mesi proprio per le criticità emerse nella gestione e predisposto il trasferimento dei richiedenti asilo presso strutture in altre province e regioni con disponibilità di posti, circostanza che ha anche pregiudicato quei richiedenti asilo che a Caserta avevano intrapreso un proficuo percorso di integrazione. Oggi la situazione appare ulteriormente peggiorata per i circa 70 richiedenti asilo non ancora trasferiti, dal momento che sono costretti a gestirsi in autonomia, privi di vitto e pocket money". 

Il recupero delle somme: "Valutare responsabilità del Comune"

Di qui la richiesta al ministero "affinché possa essere ripristinata una regolare gestione del progetto di accoglienza Sai nel comune di Caserta; se si intenda adottare ogni iniziativa di competenza per poter procedere al recupero delle eventuali somme indebitamente incassate dai gestori del servizio, valutando anche eventuali responsabilità dirette e indirette da parte del comune di Caserta rispetto all'affidamento e alla gestione del Sai di Caserta all'ATI Coop.va Innotec – Coop.va Esculapio – Consorzio Format, anche in considerazione del danno arrecato a quei richiedenti asilo che a Caserta avevano già intrapreso proficui percorsi di integrazione".

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