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L’Osl dice ancora ‘no’ alla Sace di Pagano: voleva 2,5 milioni di euro

Il lungo tira e molla tra l’imprenditore ed il Comune di Caserta

Una lunga battaglia, a colpi di carte bollate, quella tra il Comune di Caserta e la Sace di Mario Pagano, la società che, per tanti anni, ha gestito il servizio di raccolta rifiuti nel Capoluogo.

Ed ancora una volta l’Organismo di liquidazione che sta gestendo il dissesto finanziario di Palazzo Castropignano ha respinto l’istanza di ammissione alla massa passiva presentata dalla Sace per l’importo di 2,5 milioni di euro. Un ‘no’ giustificato da Marcello Cosconati e Massimo Cassano con la delibera 36 del 28 aprile con la motivazione che “non risultava certo nel suo preciso ammontare per pagamenti già effettuati dall’Ente a seguito di procedure esecutive in danno della Sace quale debitore esecutato riconducibili alla pretesa creditoria, pende giudizio di opposizione intrapreso dal Comune di Caserta ad atto di precetto notificato dalla stessa società per l’importo residuo del decreto ingiuntivo concesso dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere nell’ormai lontano 2007.

Tant’è che la stessa Sace ha provveduto anche a notificare un pignoramento immobiliare nei confronti del Comune di Caserta.

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