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Case 'insanabili' nel Puc, dovranno essere demolite. "150 persone resteranno senza tetto"

La denuncia di Fabio Zippo Cipriano, referente per Caserta del Coordinamento dei Comitati a Difesa del Diritto alla Casa della regione Campania. Il sindaco Della Corte: "Abbiamo le mani legate"

"A Villa di Briano c'è in atto un conto alla rovescia: in 150 perderanno la propria casa col nuovo piano regolatore (il Puc ndr) in elaborazione tra sotterfugi e segreti in maggioranza. 150 persone resteranno senza tetto in due anni". E' questo quanto afferma Fabio Zippo Cipriano, referente per Caserta del Coordinamento dei Comitati a Difesa del Diritto alla Casa della regione Campania. 

È di pochi giorni fa la notizia della stesura di una relazione tecnica preliminare allo strumento urbanistico in fase di elaborazione a Villa di Briano. Nella relazione tecnica preliminare "vengono condannate a morte circa 50 famiglie di Villa di Briano che abitano in altrettanti immobili "insanabili" e perciò destinate alla demolizione nei prossimi anni".

"Nessuno, a parte l'ufficio tecnico di Villa di Briano, sa a chi appartengano questi immobili, nemmeno chi li abita sa che sta per essere sbattuto fuori casa" ci racconta allarmato Fabio Zippo Cipriano. "Ciò significa che circa 150 persone sono in fila per una fucilazione che non sanno di dover subire".

Una situazione sui generis per l'intero comune e non solo per le famiglie con la lettera scarlatta: una volta sfrattate di casa, l'amministrazione comunale avrà l'obbligo di trovare un alloggio alternativo a queste oltre 100 persone, sottraendo denaro pubblico alle casse comunali e quindi tagliando i servizi già carenti.

"Le famiglie di Villa di Briano che vivono in una casa senza licenza devono svegliarsi ora" prosegue Zippo Cipriano. "Quando il piano regolatore sarà adottato, le ruspe arriveranno anche qui a Villa di Briano. E sarà tardi per arginare il fiume di disperazione che ne scaturirà". 

Il sindaco di Villa di Briano, Luigi Della Corte, però non ci sta a questo gioco ‘politico’ e risponde per le rime sottolineando che “di certo non sarà il Puc a prevedere le demolizioni, è uno strumento urbanistico, non organo di decisione. Purtroppo c’è questo numero di abitazioni che sono completamente abusive che siamo stati costretti ad inserire nella documentazione inviata alla provincia di Caserta. Sono abusi che non possono essere sanati, abbiamo anche noi le mani legate. Figuriamoci se ci fa piacere vedere che ci sono 49 case che dovranno cadere. Ma come già detto questo non è una cosa che decidiamo noi. Sarà la Procura della Repubblica a fare chiarezza e soprattutto a decidere sul futuro delle case”.

Una querelle alla quale si è assistito anche nel corso dell’ultimo consiglio comunale: “Sono stato costretto ad avvisare anche Questura e Prefettura per un clima tutt’altro che sicuro nel corso dell’ultima Assise. Sono arrivati anche gli uomini della Digos. Non è questo il clima politico che merita Villa di Briano. Stiamo parlando di case che possono essere sanate solamente dallo Stato con un provvedimento ad hoc. Che brutta cosa quando si vuole fare politica nel peggior modo possibile”.

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