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Attualità Casagiove

Sindaco sotto accusa per il caos rifiuti e la messa in sicurezza di caserma e campo sportivo

L’atto del gruppo ‘Casagiove nel cuore’: “Città chiusa per ferie e per incapacità”

È stata trasmessa al Comune la nota, sollecitata da una segnalazione del gruppo consiliare di ‘Casagiove nel cuore’, con la quale il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Caserta evidenzia come “necessari e urgenti i lavori di messa in sicurezza” sia per le tegole pericolanti della Caserma De Martino che per il cedimento della pensilina d’ingresso al campo sportivo comunale.

“È doveroso ringraziare pubblicamente i Vigili del Fuoco, in primis il Comandante Provinciale, l’ingegnere Sergio Inzerillo e il responsabile dell’Ufficio preposto, l’architetto Salvatore Longobardo - commentano i consiglieri del gruppo di opposizione -  La loro nota, trasmessa al Comune lo scorso 14 agosto, se da un lato ci conforta circa la bontà della nostra iniziativa, dall’altra ci lascia l’amaro in bocca, perché sono mesi che sollecitiamo per ragioni e motivazioni diverse il sindaco sulla questione campo sportivo, senza ricevere le dovute risposte e attenzione. È curioso invece che ogni qualvolta abbiamo denunciato una situazione di degrado, pericolo o cattiva gestione, Roberto Corsale si è affrettato a dipingersi come il martire e la vittima di trame destabilizzanti contro il suo operato eccelso e la sua persona”.

L’opposizione ribadisce quindi l’atto di accusa nei confronti del primo cittadino: “Per il nostro amato sindaco, le responsabilità di ciò che non funziona sono sempre da addebitare ad altri o, peggio ancora, all’opposizione che si limita a evidenziare i disservizi che i cittadini ci segnalano perché la maggioranza di palazzo non li ascolta. Per restare in tema di emergenza rifiuti, ci chiediamo se è normale, efficiente e rispettoso lasciare le famiglie nel caos per un servizio specifico quale il ritiro dei rifiuti ingombranti e non dare conto dei nuovi tempi “fino a nuova disposizione”, così come è doveroso chiederci se è normale chiudere da un mese l’isola ecologica, l’ecoportello di via Calabria, dalla sera alla mattina e dire ai cittadini, come se nulla fosse “seguirà apposita comunicazione con l’indicazione della nuova ubicazione”. Siamo una città chiusa per ferie e per incapacità”.

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