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Caserta piena di rifiuti, il sindaco si ‘sveglia’ e si defila. Ma è anche colpa del Comune

Nota di Marino & soci che scarica tutto sui siti di stoccaggio che non permettono di scaricare. Ma le responsabilità amministrative ci sono

Agosto è andato via ma con sé, purtroppo, si è portato solo la spensieratezza ed i sogni estivi. Perché a Caserta il mese di settembre si è aperto così come quello di luglio, con buste di immondizia lungo i marciapiedi ed una puzza che, fortunatamente, solo per questione climatiche, non ha ancora invaso la città (per una volta apprezziamo il maltempo…).

Ma oggi, mentre è a Venezia per presenziare alla prima de ‘L’amica geniale’ al Festival del Cinema, il sindaco Carlo Marino è uscito allo scoperto con una nota che non firma in prima persona ma che, di fatto, è il ‘Marino pensiero’, essendo lui stesso il rappresentante legale del Comune di Caserta che, si legge, “comunica di non avere alcuna responsabilità nella mancata raccolta dei rifiuti per quel che concerne il vetro, il multimateriale e gli ingombranti. Le piattaforme adibite al trattamento di tali frazioni dei rifiuti, infatti, non vogliono ricevere tale materiale. A questo si aggiunge che nei mesi estivi alcuni impianti sono andati a fuoco o sono stati fortemente danneggiati. Tutto ciò ha portato al collassamento del sistema di raccolta. Si sta lavorando quotidianamente per risolvere questa situazione estremamente complicata. Pur non avendo responsabilità in questa vicenda, l’Amministrazione Comunale condivide il disappunto dei cittadini per i disagi sopravvenuti”.

Marino & soci, dunque, non si sentono responsabili di questo problema. Ed in parte è vero: gli incendi nei siti di stoccaggio che hanno caratterizzato questa estate non sono da addebitare a loro. Ma l’inerzia col quale è stato affrontato il problema sì. Perché da fine luglio, quando è scoppiato l’incendio nell’azienda Di Gennaro a Pascarola, ad oggi sono passati più di 30 giorni e nessuno, in questo lasso di tempo, si è preoccupato di trovare una soluzione alternativa visto che la Di Gennaro era indisponibile ad accogliere i rifiuti di Caserta. E questa è una colpa del Comune: di sindaco, assessore e dirigenti.

Si poteva quantomeno fare un tentativo così come si è fatto per la raccolta dell’umido. Ed anche questo problema viene affrontato dalla nota del Comune: “Nelle scorse settimane - continua il documento - ci sono stati problemi con la frazione umida dei rifiuti e sono stati risolti, chiudendo un accordo con una piattaforma di Giffoni Valle Piana, che ha garantito il conferimento, affiancandosi così ad un altro impianto, quello di Pastorano. Il Comune di Caserta si è sempre attivato per risolvere le situazioni di emergenza, compiendo anche sforzi importanti. Nel caso delle ultime settimane, però, i problemi sono stati originati da altri soggetti e da altre situazioni, del tutto indipendenti dalla volontà di questa Amministrazione, che pertanto non può essere considerata responsabile di quanto sta accadendo”. Anche qui c’è un fondo di non verità: perché le difficoltà nella raccolta che ci sono state nel periodo centrale di agosto si sono verificare per il mancato pagamento di alcune fatture all’azienda di Giffoni Valle Piana che ha poi bloccato lo sversamento dell’umido. Anche qui, dunque, un po’ di distrazione forse dettata al periodo agostano. La speranza è che col rientro alla base e finite le vacanze, si possano trovare soluzioni alternative a ripulire la città e a non far crollare a picco la differenziata. Perché è chiaro che quando l’immondizia resta per una settimana a terra, sui marciapiedi e lungo le strade (sotto la pioggia ed alla mercé degli animali randagi), dopo diventa impossibile anche per la Ecocar selezionare e dividere i rifiuti.

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