La ditta di rifiuti chiusa dal sindaco 'dichiara guerra' al Comune
La Ecopartenope ricorre al Tar contro l'ordinanza di sospensione attività firmata da Velardi
Una nuova guerra giudiziaria per il Comune di Marcianise. L’Ente guidato dal sindaco Antonello Velardi è stato citato in giudizio assieme alla Regione Campania dalla Ecopartenope srl, la ditta di rifiuti colpita lo scorso 31 luglio da un’ordinanza di sospensione dell’attività disposta proprio dal sindaco. La società napoletana ha infatti presentato ricorso al Tribunale amministrativo per chiedere ai giudici la revoca dell’ordinanza e il risarcimento per i danni “conseguenziali all’illegittima sospensione dell’attività”. Il Comune ha quindi dato mandato all’avvocato Sabatino Rainone di difendere l’Ente dalla richieste avanzate dalla società.
Come aveva spiegato lo stesso Velardi per giustificare il provvedimento, la Ecopartenope era stata chiusa ad horas a seguito di “due allarmanti comunicazioni, di Arpac e Vigili del Fuoco. L'Arpac ha riscontrato anomalie gravissime: nel capannone erano stoccati rifiuti in quantità 11 volte superiore a quella consentita. I Vigili del fuoco hanno trovato impianti antincendio o danneggiati o incompleti, comunque non funzionanti per i volumi stoccati”.
In quei giorni un altro provvedimento di chiusura aveva colpito l’azienda Lea, proprio davanti alla quale Velardi aveva inscenato la sua protesta dell’Asi Beach.