Ballano 100mila euro sui debiti da pagare: Comune rischia ‘commissario’
La Safin presenta ricorso al Tar per ottenere il pagamento
Ballano 100mila euro sui debiti da pagare: il Comune di Caserta rischia commissario ad acta.
La Safin spa, in persona del legale rappresentante Andrea Stanga, cessionaria di una serie di crediti della Immobiliare Carafa srl nei confronti del Comune di Caserta, risalenti al 2008, ha presentato ricorso al Tar Campania per ottenere il pagamento dei crediti da parte di Palazzo Castropignano.
La società è creditrice del Comune di Caserta dell’importo di 916.739,97 euro in forza di decreti ingiuntivi divenuti esecutivi, con atto notificato il 16 novembre 2022,ed ha promosso ricorso dinanzi al TAR della Campania, per l’ottemperanza al giudicato per un importo del 50% della somma ammessa alla massa passiva del primo dissesto comunale avendo rifiutato, per il credito derivante dai decreti ingiuntivi la proposta transattiva della Commissione Straordinaria di Liquidazione, formulata in 366.695,99 euro, pari al 40% della somma ammessa. Pertanto richiedeva la condanna dell’Amministrazione comunale al pagamento della somma del 50% dell’importo di 916.739,97 euro, quantificata in 458.369,98 euro con interessi e rivalutazione monetaria, ritenendo tale somma con vincolo di destinazione in favore della parte attorea, a prescindere dal nuovo dissesto comunale dichiarato nel 2018, anche a mezzo di nomina di Commissario ad Acta, in caso di perdurante inerzia dell’Ente.
Da Palazzo Castropignano, però, si oppongono, ritenendo la pretesa “giuridicamente incerta, anche in relazione ad intervenuta giurisprudenza contraria a quanto affermato dalla ricorrente, nonché, proprio per il contrasto giurisprudenziale in merito a tale richiesta, riferita alla rimessa del Comune di Caserta all’Organo Straordinario di Liquidazione del secondo dissesto, di quanto accantonato dal primo dissesto comunale, in esito alla mancata accettazione delle proposte transattive”.
Per questo motivo si è deciso di affidare all’avvocato Lucio Perone l’incarico di difendere l’Ente nel ricorso al Tar.
