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Guerra legale per il mega progetto da 40 milioni per autovelox e parcheggi

Publiparking presenta ricorso al Tar contro la K-City ed il Comune

Il mega progetto da 40 milioni di euro presentato dalla società K-City per gestire, tra l’altro, autovelox e parcheggi a pagamento del Comune di Caserta finisce in tribunale. La Publiparking ha infatti presentato ricorso al Tar della Campania per chiedere la sospensione del project financing approvato dagli uffici di piazza Vanvitelli. La società che si occupa di parcheggi a pagamento e riscossione contesta che non sia stato preso in considerazione il progetto che lei stessa aveva inviato.

Il progetto ha ad oggetto la realizzazione e l’affidamento in concessione per anni 10 (con proroga per ulteriori 10 anni ove l’Amministrazione non decida di internalizzare il servizio) di un sistema integrato di gestione: dei parcheggi e delle aree adibite alla sosta a pagamento, della gestione delle contravvenzioni elevate dagli ausiliari del traffico, della gestione delle contravvenzioni elevate dalla Polizia Municipale, dell’installazione di 3 autovelox e di un sistema di controllo “Targa System”, dell’installazione e dell’utilizzo di telecamere c.d. smart per il monitoraggio del passaggio di autoveicoli, della realizzazione e del controllo di zone a traffico limitato, della gestione dei permessi per i disabili, della realizzazione e della gestione della segnaletica stradale, del ripristino stradale post-incidenti, del servizio di carro gru, dell’installazione e della gestione di centraline di monitoraggio della qualità dell’aria e dell’inquinamento acustico, della gestione di servizi di mobilità alternativa, di una campagna di comunicazione e di ascolto dei cittadini, della installazione di colonnine di ricarica auto-elettriche; della realizzazione di una rete per la mobilità sostenibile, del servizio di pronto intervento per la messa in sicurezza del manto stradale dei tratti di strada interessati da stalli. Il valore della concessione è orientativamente individuato in 39 milioni e 203mila euro.

Il Comune di Caserta ha deciso di costituirsi in giudizio ma ha scelto di non affidarsi all’avvocato dell’Ente Lidia Gallo, bensì di affidare un incarico legale all’avvocato Antonio Nardone, predisponendo un compenso di poco già di 4mila euro.

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