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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Reggia, il Ministero 'smonta' il caso sulla nomina della Maffei: "Nessun errore nelle selezioni"

Arriva la risposta al ricorso presentato contro le procedure seguite per nominare il nuovo direttore

“Non c’è nessuna criticità o errore materiale nella procedura di selezione per il direttore della Reggia di Caserta”. Con una nota il Ministero dei Beni culturali, tramite Donata Levi, presidente della commissione che ha esaminato i candidati per la direzione del Palazzo Reale, cerca di smontare le polemiche scoppiate nei giorni scorsi sulla nomina del nuovo direttore Tiziana Maffei.

Antonio Tarasco, dirigente di seconda fascia del Ministero dei Beni Culturali, aveva infatti inviato una istanza al ministro Alberto Bonisoli per chiedere di annullare in autotutela la nomina della Maffei contestando un errore nel calcolo dei punteggi per l’ammissione dei candidati nella terna sottoposta al ministro. Tarasco infatti sarebbe stato quello col punteggio più alto, ma è stato escluso. 

Una ricostruzione dei fatti smentita però da Donata Levi: “La procedura di selezione si è svolta in fasi distinte e separate, non cumulabili tra loro. La prima, riservata esclusivamente alla selezione dei curricula e dei titoli, è servita a stilare una graduatoria che ha individuato i 10 candidati ammessi al colloquio. Il professor Tarasco è stato ammesso alla fase successiva, indipendente dalla prima, caratterizzata da colloqui mirati ad accertare, tra le altre cose, la conoscenza delle specifiche caratteristiche e delle eventuali problematicità della struttura per la quale si è fatta domanda, le prospettive progettuali, la capacità di relazionarsi con il territorio e con tutti i soggetti locali, nazionali e internazionali, anche per quanto riguarda la ricerca di finanziamenti. Attraverso i colloqui è stata stilata una terna di candidati che maggiormente hanno risposto alle finalità del bando e che è stata sottoposta alla scelta discrezionale del ministro Bonisoli il quale, prima della scelta conclusiva e fiduciaria del nuovo direttore della Reggia, ha voluto personalmente incontrare i tre. Le procedure, peraltro, hanno seguito modalità già sperimentate nelle precedenti selezioni e aderenti ai pronunciamenti della Cassazione a sezioni riunite con due sentenze ben note agli addetti ai lavori”.

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