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Multe a raffica con l’autovelox sulla Domiziana. “Ci sono irregolarità per ricorso”

L’avvocato Nobis: “Dubbi su autorizzazioni e documentazione”

Multe a raffica con l’autovelox sulla Domiziana.

Sono centinaia gli automobilisti che stanno ricevendo in questi giorni i verbali per aver superato il limite orario di 80 km/h nel territorio di Mondragone, così come evidenziato dall’apparecchiatura “Enves Evo Mvd 1605” che è stata installata sulla SS 7 quater Domiziana al km 12+665.

Ma a quanto pare ci sarebbero margini per impugnare le multe. Ne è convinto l’avvocato Nico Nobis, che sostiene di aver valutato “irregolarità relativamente alla segnaletica, nelle autorizzazioni e nella documentazione non a norma”.

Una situazione che fa tornare in mente quanto accaduto un paio anni fa col tutor piazzato sull’Asse Mediano a Marcianise “che è stato soppresso dopo centinaia di ricorsi vinti” evidenzia Nobis. “La sicurezza stradale è importantissima e deve essere un obiettivo prioritario di qualsiasi amministrazione ma non deve mai trasformarsi in uno strumento per fare cassa” aggiunge l’avvocato.

“Il posizionamento spesso “occulto” delle apparecchiature di rilevamento della velocità e delle infrazioni al codice della strada, non solo rischia di ingenerare pericoli alla circolazioni in quanto l’automobilista è indotto a brusche frenate per evitare la contravvenzione, ma rischia di diventare un indebito strumento di prelievo di somme spesso molto ingenti dalle tasche dei cittadini, oggi già e ancor più martoriati dalla crisi energetica. Ben vengano i controlli, ma bisogna rispettare le norme ad hoc previste in tema segnaletica e tutto quanto necessario alla autorizzazione, istallazione e manutenzione delle apparecchiature” conclude.

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