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Sabato, 20 Aprile 2024
Attualità Marcianise

Incendio alla Lea, azienda chiede maxi risarcimento

Presentato ricorso dopo il rogo: “Quel sito non ci doveva essere”

Una richiesta di risarcimento per il danno provocato allo stop della produzione in seguito all’incendio scoppiato il 26 ottobre scorso all’interno dell’azienda Lea nella zona industriale di Marcianise. E’ la richiesta avanzata in un ricorso presentato da una delle aziende presenti nella zona Asi e che sono state costrette a chiudere per quasi dieci giorni dopo il rogo di rifiuti nel sito che era stato oggetto anche di un sequestro da parte della Guardia di Finanza.

Ed ora il rischio è che sia l’azienda che la Regione Campania (che ha autorizzato l’insediamento) siano costrette a pagare un risarcimento. Quantizzato, nel ricorso a firma dell’avvocato Renato Labriola, in oltre 300mila euro per le penali e la mancata produzione che sono state causate dall’ordinanza con la quale il sindaco Antonello Velardi ha disposto la chiusura di tutte le aziende nel raggio di 300 metri da dove era scoppiato l’incendio. “Il danno creato dal rogo - si legge nel ricorso - è unicamente da ascriversi sia ai mancati controlli che all’insufficienza o l’assenza delle misure di sicurezza specifiche per gli impianti di stoccaggio e trasformazione che hanno configurato un illegittimo agire delle amministrazioni intimate”.

Secondo la ricostruzione dell’avvocato casertano, infatti, la Regione Campania avrebbe dovuto assicurare, nel volturare le autorizzazioni che erano in capo alla Ecologia Iavazzi, che la nuova azienda avesse i requisiti tecnici ed organizzativi obbligatori “per assicurare lo svolgimento delle attività in sicurezza del sito di stoccaggio e di certo non potevano essere presi a riferimento quelli a loro tempo individuati e controllati alla Ecologia Iavazzi srl”. Di fatto, secondo la teoria dell’avvocato Labriola, l’azienda Lea in quella zona, senza i necessari controlli, non sarebbe dovuta stare. E per questo ora vengono chiesti i danni, quantizzati in 319mila euro per i 10 giorni circa di stop della produzione.

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