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Scuole, manca un protocollo per la riapertura: la Cisl chiede un tavolo tecnico in Prefettura

L'allarme lanciato da Giovanni Letizia e Giovanni Brancaccio: "Serve una cabina di regia, che veda il coinvolgimento di tutti i soggetti aventi responsabilità e competenza ad assicurare un regolare avvio dell’anno scolastico in piena sicurezza"

"La ripresa delle attività didattiche, che dovrà avvenire nel massimo rispetto delle indicazioni fornite dal Comitato tecnico scientifico, finalizzate alla prevenzione del contagio da Covid-19, interesserà migliaia di alunni, di famiglie, oltre che, ovviamente, il personale scolastico tutto, in assenza, ad oggi, di uno specifico protocollo per il settore scuola". Questo è l'allarme lanciato dal segretario generale Ust Cisl Giovanni Letizia e dal segretario generale Cisl Scuola Giovanni Brancaccio, che hanno chiesto al prefetto di Caserta Raffaele Ruberto un incontro urgente per affrontare la delicata questione.

"Appare superfluo sottolineare l’urgenza, considerata l’imminenza dell’avvio del nuovo anno scolastico, dell’istituzione di un tavolo tecnico, anche con funzioni di cabina di regia, che veda il coinvolgimento di tutti i soggetti, istituzionalmente e giuridicamente individuati dalla norma, aventi responsabilità e competenza ad assicurare un regolare avvio dell’anno scolastico in piena sicurezza - scrivono i segretari nella nota inviata al prefetto - Le problematiche urgenti da affrontare riguardano innanzitutto: il reperimento di spazi, aggiuntivi a quelli oggi disponibili, per garantire le prescritte misure di distanziamento tra gli alunni ed il personale, si all’interno delle aule che degli ambienti scolastici in generale; misure di distanziamento che, preme sottolineare, risultano aggiuntive a tutti gli altri vincoli già fissati dalla normativa relativa alla sicurezza negli edifici scolastici, e che, dunque, in termini di edilizia scolastica, aggravano una situazione di per sé già molto complicata nella nostra provincia. La necessità di ulteriori spazi da individuare e garantire per la gestione di eventuali e/o potenziali contagiati all’interno delle istituzioni scolastiche stesse; la verifica della reale possibilità di garantire un tempo scuola disteso ed adeguato alle esigenze didattiche innanzitutto, ma anche alle esigenze lavorative ed organizzative di migliaia di famiglie, attraverso la puntuale erogazione, in massima sicurezza, di servizi quali mense e trasporti; la previsione, decisa a livello nazionale, di uno screening sul personale scolastico mediante test sierologici, e che, in provincia di Caserta, interesserà migliaia di lavoratori del comparto scuola, in tempi ristrettissimi ma necessariamente congrui e compatibili con l’avvio delle attività; la connessa gestione e tutela dei cosiddetti lavoratori fragili; la necessità di prevedere, quindi, un incremento degli organici, docenti ed Ata, per fronteggiare le necessità derivanti dal distanziamento fisico degli alunni, dalla gestione di ulteriori spazi ricadenti comunque nella responsabilità delle scuole stesse, dalla necessaria attenzione ai bisogni degli alunni diversamente abili, dall’impossibilità di poter impiegare lavoratori fragili”.

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