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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Riaprono i parchi per bambini in due comuni del casertano

Caserta e Cesa hanno aderito al progetto pilota lanciato dal ministro Bonetti

Caserta e Cesa sono pronti ad aprire i parchi per i bambini, sia pure in orari limitati, sotto il controllo di familiari, e di volontari, e rispettando le normative di distanziamento sociale. In Campania sono 12 le Amministrazioni che hanno reso operativo l'invito di Elena Bonetti, ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, per la quale è necessario e urgente che ai bambini e agli adolescenti venga riconosciuto il diritto di riconquistare luoghi di gioco, di movimento e di aria. Lunedì saranno in discussione i primi atti formali per permettere tale iniziativa nelle aree verdi e nei parchi comunali.

Destinatari diretti della proposta sono i minori disabili e normodotati residenti nel Comune di appartenenza del verde pubblico messo a disposizione. L'iniziativa sarà pronta a partire dal 4 maggio 2020, data che si prefigura come inizio della fase due dell’emergenza Covid 19, sempre con le stesse modalità: accesso e uscita contingentata e a turni. Per i bambini e gli adolescenti con disabilità psichica, considerando la valenza terapeutica riconosciuta dalle Asl delle attività all’aria aperta, si propone di attivare la misura nell’immediato, almeno due volte a settimana con accesso e uscita contingentate e a turni.

Secondo il progetto pilota adottato dai Comuni, che trae ispirazione dalla proposta della Cooperativa Sociale Eco onlus, si tratta di attivare delle vere e proprie "Ludoteche all'Aperto" con tanto di gazebo, laboratori didattici e doposcuola. "La quarantena – sostiene Sofia Flauto, presidente della Cooperativa Eco onlus - ci ha messo davanti agli occhi la responsabilità di pensare principalmente ai bambini nella fase di ripresa, prima che il danno psicologico e relazionale diventi irreversibile, trasformandosi in isolamento sociale, dipendenza dai social e depressione. La proposta progettuale di Ludoteca all’Aperto attraverso una metodologia pedagogica innovativa converte quei baci e abbracci mancati in attività ludico pedagogiche. Ci ispiriamo ai vecchi giochi di quartiere i quali prevedono il distanziamento sociale non come imposizione ai bambini, ma come regole del gioco".

E così ecco rispolverate "La Campana", "Un, due, tre stella", "gli elastici", il "salto della corda" e così via. Ai volontari della cooperativa il compito di regolamentare gli ingressi, sanificare le aree, vigilare sul distanziamento, costruire dei percorsi fisici che evitino contatti troppo ravvicinati, istruire i bambini all'utilizzo di guanti e mascherine. Il progetto pilota è sul tavolo dell'assessore regionale alle politiche sociali Lucia Fortini pronto ad essere esteso a tutti i comuni della Campania. "Se di fronte a questa emergenza siamo tutti un po' fragili, i bambini, soprattutto quelli con disabilità psichiche, sono i più fragili tra i fragili – sottolinea l’assessore Lucia Fortini -  Il mondo chiuso nel lockdown è un mondo silenzioso senza i suoni delle loro risate e delle loro grida. Sono d’accordo con la proposta della Ministra Bonetti e sostengo il progetto della Cooperativa sociale Eco di Sofia Flauto che ne ha prontamente interpretato lo spirito. Le voci dei bambini - con le dovute misure di sicurezza - devono tornare a risuonare in parchi e giardini".

Primo Comune ad aprire i propri parchi sarà quello di Cesa che consentirà già lunedì 20 aprile l'accesso al parco Giochi "Lepre" alle persone affette da disabilità intellettiva e con autismo residenti a Cesa, in autonomia o accompagnate da un familiare, da un caregiver o da un volontario. "Riaprire il parco Lepre - sottolinea l’assessore Giusy Guarino - è una misura di fondamentale importanza allo scopo di andare incontro a quelle che sono le esigenze dei residenti affetti da talune patologie". Caserta, invece, sarà il primo dei grandi centri ad aderire all'iniziativa "perché - dicono il sindaco Carlo Marino e l’assessore alle Politiche Sociali Giovanna Sparago - dobbiamo ripartire dai bambini, dal loro entusiasmo, dalla loro voglia di socializzare".

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