Pasticcio sul bando, le offerte "non convincono" ed il bando viene ritirato

Il Comune di Sparanise revoca il bando per l'appalto del servizio di conferimento nell'impianto di trattamento dei rifiuti biodegradabili di cucine e mense.

I problemi che hanno portato alla revoca del bando sono stati evidenziati dal responsabile del servizio Ecologia in quanto nel documento erano state inserite diverse informazioni relative ai costi dell'appalto e per questo le offerte presentate non hanno convinto il responsabile, che ha sottolineato come siano pregiudicati gli interessi dell'Ente.

Nello specifico, nel bando di gara è stato indicato quale prezzo unitario a tonnellata a base di gara 150 euro ed una quantità di frazione organica umida prodotta dal Comune di Sparanise di circa 1100 tonnellate. Inoltre nel bando è stato previsto anche un importo presunto dell'appalto pari a 187.150 euro.

Dall'esame delle offerte presentate sul MePa è emerso che le ditte interessate hanno tenuto conto del ribasso relativo all'importo presunto dell'appalto e non del prezzo di 150 euro a tonnellata e del valore relativo alle tonnellate prodotte dal Comune. "Tale fatto - si legge nella determina - pregiudica gli interessi dell'Ente, di fatto procedendo nella procedura di gara e con il calcolo delle anomalie il Comune di Sparanise si sarebbe trovato a pagare un prezzo più alto dei 150 euro a tonnellate, anche alla luce del prezzo di mercato con il quale viene ritirata la frazione organica".

Per ragioni di interesse pubblico e di convenienza ed opportunità per l'Ente, si è provveduto alla revoca delle procedure di gara e dell'appalto del servizio. Inoltre il dirigente ha ritenuto di provvedere a riformulare il bando precisando che il ribasso dovrà essere calcolato sull'importo a base d'asta di 150 euro a tonnellata.