La direttrice al Ministro: "Organico della Reggia sotto del 40%"
Maffei fa il punto con Sangiuliano: "Problema che riguarda tutte le pubbliche amministrazioni ma se facciamo raffronto con Versailles servono il doppio delle unità assegnate"
La visita del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano alla Reggia di Caserta per la presentazione del programma di iniziative realizzate per celebrare Luigi Vanvitelli, a 250 anni dalla morte dell'architetto, ha rappresentato anche l'occasione per fare il punto sulla situazione della Reggia, con particolare riferimento agli organici.
A riferirlo alla stampa è stata la direttrice del plesso Tiziana Maffei che ha spiegato: "il ministro Sangiuliano oggi è venuto a fare una visita. Per la Reggia oggi è molto importante il piano commissariale e quindi riuscire a restituire gli spazi in quella attività di trasformazione che grandi interventi - siamo un cantiere ovunque - devono portare avanti. Sicuramente ci sarà l'occasione per parlare della grave carenza di personale che segna tutti gli istituti. Ma è importante anche avere una visione che guarda lontano rispetto a quello che deve essere la Reggia di Caserta nel territorio nazionale".
Sugli organici, in particolare, "oggi siamo sotto del 40% - ha precisato la direttrice della Reggia - Ma se facciamo il raffronto con Versailles le 231 unità assegnate alla Reggia di Caserta dovrebbero diventare forse 450. Il sotto organico nella pubblica amministrazione è un problema per tutti gli Enti di cultura ma anche per le altre pubbliche amministrazioni. Ci auguriamo che sia un passaggio un po' per tutti. Tanta bellezza ha bisogno di grandi professionalità, di un sistema di relazioni, del riconoscimento di un sistema di appartenenza anche di comunità".
Per quanto riguarda le celebrazioni Maffei ha poi aggiunto: "Domani (20 gennaio nda) con la posa della prima pietra apriamo le celebrazioni per i 250 anni dalla morte di Vanvitelli. Abbiamo aperto una serie di relazioni interistituzionali che parlano del territorio non solo campano ma anche di Marche, Umbria e Lazio. Cioè il territorio che Vanvitelli ha segnato con il proprio linguaggio portandolo a livello internazionale. Il segno di Vanvitelli si riconosce in molti luoghi dalla Russia all'Inghilterra oltre all'Austria e a Lisbona. La Reggia di Caserta - prosegue - è un istituto culturale potente, un grande attrattore culturale ma soprattutto un produttore di relazioni. Siamo al servizio della nostra comunità di riferimento. Le celebrazioni rappresentano l'occasione per legarsi all'università e alle scuole per poter conoscere e avviare percorsi di approfondimento", conclude.