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Venerdì, 22 Settembre 2023
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Referendum comunali "negati": 80 cittadini firmano la petizione

Chieste modifiche al regolamento: "Con vincolo del consiglio lo strumento è inaccessibile"

Cambiare il regolamento comunale sui referendum. E' l'appello dei cittadini e dell'associazione Casa di Vetro che ha lanciato una nuova petizione nel corso dell'incontro pubblico svolto giovedì sera alla chiesa di Lourdes. 

Una riunione a cui hanno partecipato numerosi cittadini, una "festa della partecipazione", l'ha definita Gloria Martignetti tra i promotori dell'iniziativa. Nel corso del dibattito è stata presentata la nuova petizione civica - dopo la battaglia per il collegio dei garanti - stavolta sul regolamento per proporre referendum comunali e che, ad oggi, prevede l'indizione su iniziativa del consiglio comunale per il consultivo oppure quando viene richiesto dal 10% degli aventi diritto al voto per l'abrogativo e propositivo.

Ma di cosa si tratta? Il Referendum consultivo è l’istituto con cui tutti gli elettori del Comune possono esprimere la loro volontà ed i loro orientamenti in merito a temi, iniziative, programmi e progetti d’interesse generale, pertanto, pur non avendo valore vincolante per l’amministrazione rappresenta uno strumento dal profondo valore politico che consente ai cittadini di dare voce alla volontà popolare. Una volontà che si scontra con il potere del consiglio che ha il potere di indire le consultazioni referendarie. Insomma, la volontà popolare "oggi non è esercitabile da parte dei cittadini", chiarisce ancora Martignetti, in quanto si "impedisce ai cittadini di accedere a tale strumento restringendo, in concreto, la possibilità di utilizzarlo solo su iniziativa dei rappresentati della maggioranza politica, avendo previsto la necessità di una delibera a maggioranza assoluta", spiega. 

Altra postilla che i cittadini vorrebbero cambiare è quella relativa alla soglia del 10% dei votanti per proporre referendum abrogativi o propositivi. "E' in palese contrasto con quanto stabilito dallo Statuto Comunale che, viceversa, prevede un numero di elettori non inferiore al 3% degli iscritti nelle liste elettorali", rivela ancora Martignetti.

Di qui la petizione, già sottoscritta da 80 residenti a margine dell'incontro pubblico, per modificare il regolamento in modo che "venga prevista la possibilità di indire Referendum Consultivo, su iniziativa del Consiglio Comunale previa delibera a maggioranza semplice, nonché la possibilità di indire Referendum (consultivo, abrogativo o propositivo) quando lo richieda almeno il 3% dei cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune", si legge.  

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