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Il sindaco spera nei soldi del Recovery fund: "Ecco i nostri 12 progetti"

Pirozzi: "Bisogna guardare oltre l’emergenza sanitaria per investire nel futuro"

Il sindaco di Santa Maria a Vico, Andrea Pirozzi, saluta con fiducia il nuovo Governo Draghi: “Stiamo vivendo - ha detto - un momento storico molto importante in cui bisogna impegnarsi concretamente per uscire fuori da una crisi sociale ed economica che continua ad attanagliarci. Auspico un maggior coinvolgimento dei sindaci da parte di questo esecutivo soprattutto sul Recovery Fund, che rappresenta sicuramente un’occasione straordinaria per determinare nuove condizioni favorevoli di sviluppo. Bisogna - ha poi aggiunto - guardare oltre l’emergenza sanitaria per investire nel futuro”. Ed è proprio da qui che l’amministrazione comunale intende ripartire per affrontare la complicata fase di ripresa della comunità locale, profondamente colpita dalla recente emergenza sanitaria sia in termini di diffusione del contagio (1 positivo ogni 5,5 residenti) sia in termini di vite umane, con un tasso di mortalità tra coloro che hanno contratto il virus pari al 1,56%.

Vale la pena ricordare anche la fortissima devastazione sociale ed economica che ha colpito il territorio, in cui si vive prevalentemente di lavoro “terziario”. Sulla base delle linee guida che regolano il “Recovery Fund” (piano europeo di ripresa che con oltre 670 miliardi di euro sosterrà gli investimenti e le risorse degli Stati membri dell’Ue), la cui entrata in vigore è prevista nella giornata di giovedì, 18 febbraio 2021, è stato dato il via libera nei giorni scorsi alla delibera relativa alle proposte di intervento territoriali, che hanno proprio l’obiettivo di sostenere il tessuto economico e sociale. Studiando i temi previsti dalle “missioni” del programma Next Generation EU (Digitalizzazione, Innovazione, Competitività e Cultura; Rivoluzione verde e transizione ecologica; Infrastrutture per una mobilità sostenibile; Istruzione e ricerca; Inclusione e sociale; Salute) è stato articolato un piano comunale di ripresa, analizzando i diversi progetti in essere e quelli da avviare. Una vera e propria rivoluzione sociale e culturale che va nella direzione della riduzione dei diversi divari di natura territoriale, generazionale e di genere. “Nonostante le numerose difficoltà legate a questa crisi - ha spiegato il sindaco Andrea Pirozzi - abbiamo certamente il dovere di pensare a chi verrà dopo di noi. I nostri giovani rappresentano il futuro di questa comunità ed è a loro che dobbiamo consegnare le chiavi della ripresa. Iniziative concrete ma in grado di poter determinare realmente occasioni di sviluppo per il benessere di cittadini ed imprese. Ci auguriamo che il Governo Draghi tenga conto del nostro Sud e in particolare della nostra regione”.

Dodici i progetti inseriti all’interno del piano comunale di ripresa che tiene conto in maniera precisa e funzionale di tutte le indicazioni e le missioni indicate dalla Commissione Europea: insediamento di un presidio sanitario territoriale nella Valle di Suessola. Opera possibile attraverso il recupero di una struttura di eccellenza come quella del Centro Praxis (Missione 6 – Salute); implementazione del sistema idrico realizzando un raddoppio del collettore caudino per salvaguardare la salute dei cittadini e tutelare l’ambiente circostante (Missione 2 – Rivoluzione verde e transizione ecologica); realizzazione del collegamento viario Caserta-Benevento (già previsto dal Programma Anas-Ministero dei Trasporti) e di una variante Anas per il tratto comunale di Via Nazionale Appia (Missione 2 – Rivoluzione verde e transizione ecologica); azioni di tutela e salvaguardia delle colline comunali; manutenzione e fruizione delle aree montuose e degli spazi urbani con interventi eco-sostenibili e progetti di rimboschimento; attuazione del Parco Urbano Intercomunale della Dea Diana (Missione 2 - Rivoluzione verde e transizione ecologica); estensione delle “Zone Economiche Speciali” ai comuni del territorio della Valle di Suessola per rilanciare processi industriali e artigianali come, nel caso specifico del comune di Santa Maria a Vico, quello legato alla produzione di scarpe e di tessuti ornati (Missione 5 - Inclusione e sociale); recupero della “Masseria della Duchessa” e del “Complesso Aragonese” da destinare all’istruzione universitaria o giudiziaria (Missione 4 – Istruzione e Ricerca); completamento della “Torre dei Libri”, nell’ambito del progetto di ristrutturazione dell’ala ovest del Complesso Aragonese per ospitare il patrimonio librario dei “Padri Oblati Missionari di Maria” (Missione 1 – Digitalizzazione, Innovazione, Competitività e Cultura); promuovere l’antico percorso della Via Appia attraverso la realizzazione di un Parco Archeologico e di un museo multimediale (Missione 1 – Digitalizzazione, Innovazione, Competitività e Cultura); eliminazione del “digital-divide” con la fornitura gratuita all’intera popolazione del servizio di connessione internet (Missione 1 – Digitalizzazione, Innovazione, Competitività e Cultura). 10) Realizzazione di un Polo Giudiziario con competenza sui territori di confine tra le province di Caserta, Benevento, Napoli ed Avellino (Missione 1 – Digitalizzazione, Innovazione, Competitività e Cultura); recupero degli antichi borghi comunali e rigenerazione urbana delle aree maggiormente congestionate (Missione 1 – Digitalizzazione, Innovazione, Competitività e Cultura e Missione 2 -Rivoluzione verde e transizione ecologica); nuove piattaforme ecologiche intercomunali per la gestione dei rifiuti e l’azzeramento della quota di indifferenziato (Missione 2 - Rivoluzione verde e transizione ecologica).

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