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Raccolta rifiuti, dimezzate le ore di lavoro: operatori ecologici in agitazione

I sindacati contro la ditta e contro il Comune: "Siamo pronti ad adire le vie legali"

La pandemia coronavirus non arretra e continua a mietere vittime in tutto il territorio. A Santa Maria Capua Vetere "si è messo pure la GemaService a mietere vittime tra i lavoratori dell'appalto di pulizia del Comune", sbottano i sindacati della Flaica Uniti Cub di Caserta. Il 31 marzo la ditta che già era affidataria dell'appalto avendo vinto la nuova gara con il massimo ribasso, "senza nessun motivo e/o giustificazione ha ridotto l'orario dei lavoratori del 50%. Basti pensare che la stragrande maggioranza delle maestranza precedentemente al taglio già lavorava a 2 ore al giorno, con un part time super precario. Per far aggiudicare l'appalto alla GemaService con il massimo ribasso, saranno d'adesso in poi i lavoratori a dover pagare il prezzo più alto, dovendo fare lo stesso lavoro con stipendi decurtati che metteranno a rischio la propria stabilità economica familiare".

Per i sindacati si tratta di una "situazione vergognosa, non tollerabile e non giustificabile, soprattutto in un momento come questo di crisi sociale in atto. I Dpcm dell'emergenza sanitaria Covid-19 non permettono ai lavoratori di fare azioni di lotta per contestare questa ingiustizia arbitraria. In tutto questo, fa ancora più male il silenzio dell'amministrazione comunale che non ha mosso un dito per aiutare i lavoratori. Non potendo agire diversamente per tutelare i lavoratori è stato dichiarato da subito lo stato d'agitazione, riservandosi di adire alle vie legali. Il comune di Santa Maria Capua Vetere è sempre più terra di lavoro... precario".

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