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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Capodrise

“Quel rumore di fondo”, gli scatti della pandemia al Palazzo delle Arti

Domenica 14 marzo l'evento della rassegna "Capodrise contemporanea" sarà trasmesso sui social

Le strade vuote e le file ai supermercati, la resistenza dalle finestre con canti e applausi e gli striscioni sui balconi. Un anno fa l’Italia piombava in uno dei momenti più tragici dal Dopoguerra, che svuotò vite e città. Era l'inizio del silenzio. Assordante e insopportabile, quel silenzio ci ha costretto a chiudere fuori il mondo, mentre un rumore di fondo e tante voci di dentro si sono insinuate nell’illusione che la vita fosse ancora uguale a prima, una sequenza di giorni normali. Sergio Siano, quel rumore di fondo e quelle vite le ha immortalate in una serie di scatti fra piazze i vicoli, strade e palazzi della sua città. Una Napoli attonita e deserta. La sua ricerca fotografica, graffiante e felina, sarà al centro di un dialogo a più voci al Palazzo delle Arti di Capodrise.

Registrato a porte chiuse, il confronto sarà trasmesso, per la regia di Gianrolando Scaringi, il 14 marzo, alle 19, sulla pagina Facebook del Palazzo (in replica, su YouTube). A sollecitare le riflessioni di Siano, fotografo di fama nazionale, la scrittrice e saggista Antonella Cilento e l’artista Annamaria Natale, la quale di recente, proprio su quelle voci di dentro, profonde e abissali quanto il mare, ha esposto una sua ultima, corposa, ricerca pittorica. Siano, Cilento e Natale saranno introdotti da Michelangelo Giovinale, dopo i saluti del sindaco Angelo Crescente e dell’assessore alla cultura, Luisa D’Angelo.

L’evento rientra nella programmazione della quarta edizione della rassegna Capodrise contemporanea, diretta da Giovinale e sostenuta da Scabec e dal Comune di Capodrise, con il patrocinio morale di Mibac, Regione Campania e Provincia di Caserta. Per Siano, figlio d’arte, la fotografia è libertà. Fotoreporter, ha raccontato e continua a raccontare con passione la sua città. Vive in perfetta simbiosi con la fotocamera e le sue foto riescono a fissare immagine che assumono anima e corpo. Le sue monografie, alcune con storiche firme del giornalismo italiano, propongono il riflesso di Napoli nel mondo e del mondo in Napoli.

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