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La gara del Puc finisce al Consiglio di Stato

Il Comune ora deve difendersi dinanzi ai magistrati: affidato l'incarico all'avvocato Nerone

Ad oltre un anno e mezzo dalla pubblicazione della gara per l'affidamento dei servizi per la redazione del Puc, ad Aversa tornano ad accendersi i riflettori sulla vicenda che ha già ampiamente fatto parlare di sé tra revoche, sospensioni e ribaltoni giudiziari. La gara del piano urbanistico comunale è finita al Consiglio di Stato, al quale lo Studio Castiello Projects srl (aggiudicatario della gara) è ricorso, chiamando in causa il Comune. 

La vicenda ha inizio a luglio del 2018 quando il Comune di Aversa bandisce una gara per l’affidamento dei servizi per la redazione del Puc. Alla scadenza del termine per la presentazione delle domande di partecipazione, su richiesta della stazione appaltante, l’Asmel, al fine di sorteggiare il presidente e gli altri componenti della commissione, trasmetteva un elenco contenente i nominativi degli iscritti nel proprio Albo Esperti che avevano offerto la disponibilità all’incarico. Faceva seguito la determinazione dirigenziale n. 8 del 14 settembre 2018 con cui veniva nominata la commissione che risultava composta dal presidente Giulio Biondi e dai commissari Vito Di Mella e Antonio Valisena.

Dopo aver proceduto all’esame delle offerte, nella seduta del 28 settembre 2018, il seggio di gara formulava proposta di aggiudicazione in favore della concorrente RTP Studio Castiello Projects ed altri - composto da Studio Castiello Projects s.r.l quale capogruppo, e dai mandanti Architetti Rossi Pierfrancesco, Mormile Mariacarla, Tomeo Carmine e Chiacchio Nicola - attestando che la sua offerta non risultava anomala. Con determinazione dirigenziale n. 9 del 28 settembre 2018 il Comune di Aversa revocava la precedente determina n. 8 del 14 settembre di nomina della commissione per violazione dell’art. 7, comma 13 del regolamento interno Asmel sulla nomina delle commissioni giudicatrice; in particolare, era emerso che due esperti compresi nell’elenco di nominativi trasmesso dall’Asmel risiederebbero e svolgerebbero la loro attività nella medesima provincia cui appartiene la stazione appaltante, ossia Caserta; inoltre, non sarebbero state riportate da parte dell’Asmel “indicazioni circa il tempo decorso dall’ultimo incarico di membro di commissione”.

Nonostante con tale determinazione il Comune di Aversa avesse chiesto ad Asmel di presentare un nuovo elenco di nominativi, la centrale di committenza, con nota dell’1 ottobre 2018 trasmetteva i verbali di gara ai fini della relativa approvazione, ribadendo con nota del 3 ottobre 2018 la legittimità delle operazioni della commissione. Con determinazione n. 10 del 22 ottobre 2018 il Comune di Aversa decideva di non accogliere la proposta di aggiudicazione, adducendo che la centrale di committenza non avrebbe dimostrato l’effettiva disponibilità a far parte della commissione di gara dei soli esperti indicati nella nota prot. n. 31653/2018 e, quindi, l’indisponibilità degli altri iscritti nell’apposito elenco. Ma i provvedimenti adottati dal Comune di Aversa, secondo i giudici della Prima sezione del Tar Campania, dovevano essere annullati col raffinamento della redazione del Puc allo Studio Castielo Project srl.

Alla sentenza del Tar Campania seguiva il ricorso in appello del Comune di Aversa, respinto dal Consiglio di Stato con sentenza n. 35 del 2020. Ed è poprio tale sentenza, che tra l'altro condanno il Comune al pagamento di 4mila euro quali spese di lite in favore della società, che ora lo Studio Castielo Project srl chiede al Consiglio di Stato di far eseguire. Lo si apprende da una delibera della giunta che, su proposta dell'assessore al Contenzioso Mario De Michele, ha incaricato l'avvocato Giuseppe Nerone di difendere l'Ente davanti ai magistrati. 

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