Due ministri alla Reggia sulla sfida Pnrr. De Luca "molto preoccupato"
Sangiuliano e Zangrillo alla tavola rotonda tra "anticorpi per corruzione, competenza" e "attrattività della pubblica amministrazione"
"Quanto tempo avrebbe impiegato Luigi Vanvitelli a realizzare la Reggia di Caserta con l'attuale burocrazia italiana? Si troverebbe impelagato tra burocrazia e politicamente corretto". Così il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano nel corso del suo intervento alla tavola rotonda dal titolo "Selezionare e formare i dirigenti Pnrr: la sfida dell'VIII Corso-Concorso SNA" svolta alla Reggia di Caserta ed alla quale ha preso parte anche il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, la presidente della scuola nazionale dell'amministrazione Paola Severino, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ed i sindaci di Caserta, Carlo Marino, e Napoli, Gaetano Manfredi.
Sangiuliano: "Pnrr, fondamentali anticorpi anticorruzione"
Un vertice per fare il punto sul ruolo dei dirigenti della Pubblica Amministrazione - che si stanno formando a Caserta - per cogliere le sfide che arrivano dal Pnrr. "Siamo nell'era della conoscenza che si tramuta in competenza e merito - ha detto ancora Sangiuliano - Il futuro anche per la cultura è nella tecnologia. Dobbiamo rendere la pubblica amministrazione attrattiva per i giovani che scappano via dalla pa perché sottopagati rispetto alle loro competenze. L'Italia ha due grandi pilastri di sviluppo: uno è la cultura che deve diventare Pil, l'altro è il genio italico. In questi tre mesi - ha rivelato - ho conosciuto direttori di musei che gestiscono il patrimonio come un'azienda. E' da questa mentalità che dobbiamo partire". Per Sangiuliano "il Pnrr è una grande scommessa - ha chiarito - l'ho ereditato e non ho intenzione di stravolgerlo" ma per il titolare del Mic serve controllo o come li ha definiti "anticorpi contro la corruzione". Per questo "il nucleo dei carabinieri" operativo sul progetto 'Grande Pompei' "sarà spostato sul Pnrr, affinché possano verificare che non ci siano infiltrazioni negli appalti che si andranno necessariamente a fare", conclude.
Zangrillo: "Inseriremo 157mila persone in Pa"
A rilanciare le sfide che attendono i nuovi dirigenti della pubblica amministrazione è stato il ministro della PA Paolo Zangrillo che ha evidenziato come "Viviamo un'epoca complessa in cui dopo la pandemia e con una guerra in corso con le sue ricadute economiche dobbiamo fare i conti anche con un'altra trasformazione, quella digitale. La grande sfida - ha proseguito - è non subire questa trasformazione ma cavalcarla e farla diventare un'opportunità. La pubblica amministrazione ha un ruolo di grande rilevanza e gli enti territoriali devono essere messi nelle condizioni di cogliere le opportunità del Pnrr". Partiamo da un dato: "In Italia per realizzare un'opera da 100 milioni ci vogliono in media 15 anni". Ed è qui che si rende necessario un cambio di passo: "essere dirigenti - ha detto Zangrillo rivolgendosi alla platea di futuri dirigenti - significa avere competenze ma soprattutto essere gestori del capitale umano al quale bisogna sempre dare una prospettiva e che deve essere valorizzato per affrontare le sfide del Pnrr". Con il corso, al quale partecipano 135 allievi a Caserta, si intende anche dar vita a quel processo di abbassamento dell'età media nella pubblica amministrazione: "Oggi l'età media è di 49 anni - rivela Zangrillo - Prevediamo di inserire nel 2023 quasi 157mila persone nella Pubblica amministrazione. Ne abbiamo inserite 157mila già nel 2022, uno sforzo enorme dal punto di vista quantitativo". Zangrillo, a margine del suo intervento, si è detto "ottimista. In questi mesi ho raccolto testimonianze di grande passione e credo che ci sono le condizioni per vincere questa sfida".
De Luca: "Obbligati a essere ottimisti ma il quadro è drammatico"
Un ottimismo che non è condiviso dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che chiarito "siamo obbligati ad essere ottimisti ma il quadro è disperato - ha esordito - Non so dove riusciremo ad arrivare in questo paese". De Luca parte dai tagli degli anni passati proprio alla pubblica amministrazione: "abbiamo avuto una stretta drammatica per rispettare il patto di stabilità. Abbiamo avuto tentativi di modernizzazione che sono falliti. Partiamo da questo". Tagli a cui si aggiunge "la palude burocratica e la farraginosità del percorso decisionale" che fanno parte di una "struttura istituzionale barocca". Un esempio su tutti De Luca lo fa rivolgendosi proprio a Sangiuliano e in riferimento alle Sovrintendenze "l'unico organismo dotato di un potere divino - ha precisato - Perché nel momento in cui si pone un vincolo sulla bellezza ci si può appellare solo all'Altissimo. E dietro un parere spesso si bruciano miliardi. Siamo un paese a misura del non fare - ha detto ancora - Assistiamo a complicazioni nella vita amministrativa con un percorso decisionale infinito e dagli esiti incerti. Bisogna aumentare il livello di fiducia nei dirigenti e favorire la produzione di risultati e non di atti, il mettere a posto le carte. Bisogna aumentare il livello retributivo dei dirigenti della pubblica amministrazione - conclude - perché i dirigenti stanno scappando".
Severino: "Giovani in Pa devono essere capaci"
“I giovani che entrano nella Pubblica amministrazione per guidare il Pnrr per devono essere capaci di decidere, essere veloci, competenti e riuscire a distribuire bene questi fondi che sono fondamentali per il nostro Paese, e pure sorvegliare che vengano spesi bene”. Così Paola Severino, presidente della Scuola nazionale dell'amministrazione (Sna), a margine dell’evento "Selezionare e formare i dirigenti PNRR: la sfida dell'VIII Corso-Concorso SNA" nella Cappella Palatina della Reggia di Caserta. “Questo, per l’Unione Europea, è l’anno della competenza e - ha aggiunto - stiamo formando dei dirigenti competenti. Io credo che i risultati di questo corso, che abbiamo voluto intitolate a Franco Frattini, è sotto gli occhi di tutti”.