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Infortunio prima delle prove fisiche: candidato riammesso dal Tar

Accolto il ricorso dopo l'esclusione da parte del Ministero

Si era fatto male ad una caviglia e non poteva sostenere le prove fisiche del concorso per la polizia penitenziaria. E' stato accolto il ricorso presentato da un candidato che è stato dunque riammesso dal Tar alla procedura concorsuale. 

Il candidato - si legge nel ricorso - avrebbe dovuto sostenere le prove per l'idoneità fisica lo scorso mese di luglio ma fece pervenire certificazione medica rilasciata dall'ospedale Moscati di Aversa per un trauma contusivo alla caviglia. La prova venne differita di qualche giorno ma il dolore persisteva. Così il giovane tornò in ospedale dove stavolta gli venne refertato uno stiramento muscolare al polpaccio sinistro ed un edema alla caviglia sinistra con una prognosi di 15 giorni. Troppo tempo per il Ministero che aveva deciso così di escluderlo. 

Per il Tar si è trattato di un "evento di salute non imputabile al ricorrente, così come evidenziato dalla certificazione depositata in giudizio". Con il ricorso che è stato accolto. Già in sede cautelare il Tar aveva sospeso il provvedimento del Ministero della Giustizia che nel frattempo, a fine novembre, ha fatto svolgere la prova al candidato escluso. Prova che è stata superata. 

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