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Chiudono due reparti dell'ospedale di San Felice e Guida organizza la mobilitazione

Il sindaco di Arienzo contro il depauperamento del nosocomio, sabato la protesta in piazza Lettieri

L'amministrazione comunale di Arienzo sabato 15 gennaio scende in piazza per manifestare e chiedere la revoca della sospensione dei reparti di Cardiologia e di Lungodegenza del Nosocomio sanfeliciano "Ave Gratia Plena". A un solo giorno dalla comunicazione ufficiale dell’Asl Caserta, che annunciava la chiusura temporanea dei reparti, il sindaco Giuseppe Guida ha scelto la strada della mobilitazione, con un’azione pubblica che avrà luogo in Piazza Lettieri, a partire dalle ore 16. Il corteo, a cui sono stati invitati pubblicamente a partecipare il Consigliere regionale Alfonso Piscitelli, il neoeletto Consigliere provinciale Pasquale Crisci, i colleghi Sindaci dei Comuni limitrofi, i rappresentanti politici, gli amministratori, gli operatori sanitari, le Associazioni, la Pro Loco e tutti i cittadini della Valle di Suessola, si tradurrà in una contestazione pacifica, ma decisa, della scelta della Dirigenza dell’ASL e nella richiesta di risposte rassicuranti per tutti gli utenti. L’invito è stato rivolto, in particolare, al Direttore Generale dell’Asl Caserta, Ferdinando Russo, a cui si chiede non solo di presenziare, ma anche di prendere un impegno pubblico, per iscritto, con la cittadinanza. Presente il vescovo di Acerra, S. E. Mons. Antonio di Donna, che ha dato l’immediata disponibilità a sostegno dell’iniziativa.

“Avevo promesso di attivarmi in caso di mancate risposte - ha dichiarato il sindaco - e, ad oggi, posso dire di non aver ricevuto riscontri concreti dall’Asl, solo promesse. Non vogliamo e non possiamo più attendere. Se non ci muoviamo in tempo, i reparti rimarranno chiusi per chissà quanto tempo, andando, come è successo in altre occasioni, a scivolare in un declino da cui non sarà possibile tornare indietro. Troviamo inaccettabile l’ulteriore accanimento nei confronti di una struttura sanitaria indispensabile per il nostro territorio e per i nostri concittadini. Da anni, si chiede un potenziamento dei servizi e dell’assistenza. Di fronte all’ennesimo depauperamento, contrario al benessere dei cittadini, noi diciamo no e scendiamo in piazza con l’intenzione non solo di essere ascoltati, ma anche di ottenere un impegno scritto, che possa realmente garantire un cambio di rotta”. Nel frattempo, sindaco e amministrazione stanno facendo partire una raccolta firme per accompagnare la manifestazione con un documento tangibile, sottoscritto da migliaia di persone, in cui si richieda esplicitamente la riapertura dei reparti.

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