Esplode la protesta dei dipendenti della Jabil di Marcianise.

Un corteo di dipendenti si è riversato in strada sulla Provinciale nei pressi dello stabilimento e sta bloccando il traffico in uno snodo fondamentale per la viabilità con l'agro aversano e la provincia di Napoli.

I dipendenti hanno bloccato per alcuni minuti la rotonda che sorge a poche centinaia di metri dallo stabilimento, per dire "no" ai licenziamenti e nel tentativo di alzare l'attenzione in vista della scadenza del 31 gennaio, quando terminerà la cassa integrazione e l'azienda Usa, in mancanza di soluzioni alternative, potrà iniziare a inviare le lettere di licenziamento ai 190 lavoratori.

La vertenza si trascina dal giugno 2019, quando la Jabil di Marcianise annunciò un piano di esuberi per 350 lavoratori, cui si sono aggiunte altre 100 unità nel piano industriale della scorsa primavera.

Tre anni fa erano 700 circa i dipendenti, e per convincerli a lasciare Jabil in modo poco traumatico, fu attivato, con il coinvolgimento e il monitoraggio di Mise e Regione, lo strumento della ricollocazione in altre aziende del casertano a spese della stessa Jabil, che ha dunque pagato per la ricollocazione sia i lavoratori licenziati che le aziende che li hanno riassunti. Strumenti finanziari ora non più disponibili, anche se poi le ricollocazioni non hanno portato a concrete reindustrializzazioni, visto che le aziende in cui gli ex Jabil sono stati riassunti sono in seria difficoltà.