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Stipendi arretrati da 40 mesi, i lavoratori del Consorzio 'presidiano' la sede | FOTO

Atto di accusa dei sindacati contro la Regione per il mancato pagamento degli stipendi

Stipendi arretrati fino a 40 mensilità, presidi sotto la sede dell’Ente, polemiche furiose contro la Regione Campania e alcuni consiglieri. È bufera sulla situazione economica del Consorzio Aurunco di Bonifica, società commissariata nel lontano dicembre 2011 dalla Regione e che da allora non è mai uscita da una crisi fatta di numeri impressionanti.

Da tempo è presente un presidio degli operai dell’Ente, che avevano anche occupato il tetto della sede di via delle Terme a Sessa Aurunca. I lavoratori chiedono risposte urgenti alla Regione, dato che ad oggi nessuno dei circa 70 operai stagionali che permettono la bonifica e l’irrigazione del territorio sono stati assunti dal Consorzio.

Come spiega Emilio Forte, rappresentante sindacale della Flai-Cgil, non se la passano meglio i 23 impiegati tecnici assunti a tempo indeterminato: “Ai dipendenti fissi non sono stati pagati gli stipendi del 2017, ci sono lavoratori che avanzano dal Consorzio anche 40 mensilità arretrate. Queste persone non possono neanche astenersi dal lavoro come protesta, perché passerebbero dalla parte del torto”. Va leggermente meglio per gli stagionali, assunti per circa 160 giornate lavorative l’anno, che possono almeno contare sugli assegni di disoccupazione dell’Inps.

Presidio Consorzio Aurunco di Bonifica

Ad oggi quindi ogni operazione sul territorio è completamente ferma, senza il lavoro degli stagionali è infatti impossibile far partire l’irrigazione e la bonifica. La mancanza di quest’ultima, spiega Forte, “ha causato anche gli allagamenti dei mesi scorsi a Baia Domizia”.

La situazione di stallo del Consorzio Aurunco è provocata anche dalle difficoltà della Regione a trovare una soluzione. “La Regione a fine febbraio – precisa Forte – ha decretato in maniera temporanea il distaccamento del Consorzio Aurunco con quello di Napoli-Volla, presieduto da Giuseppe Testa, uno dei due commissari che attualmente guidano anche l’Aurunco. La delibera – è l’allarme del rappresentante sindacale Cgil – scade però il 31 maggio, e in questi 3 mesi la Regione non ha trovato alcuna soluzione”.

Forte passa poi all’attacco del consigliere regionale Gennaro Oliviero, l’esponente Pd originario proprio di Sessa Aurunca. “Nel dicembre 2017 il consigliere Oliviero ha fatto fermare sul tavolo della pre-giunta la bozza di una delibera che prevedeva la liquidazione del Consorzio Aurunco e la sua fusione con quello del Basso Volturno, l’Ente geograficamente più vicino al nostro”.

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