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Incatenati sotto il Comune, attacco al sindaco: "Non basta essere brave persone..."

La protesta dei ragazzi di 'Fridays for future' che sono tornati a scendere in piazza

Un grido disperato rivolto a coloro che ancora non sanno o non vogliono occuparsi dei cambiamenti climatici che stanno mettendo in ginocchio l'intero pianeta. I giovani di 'Fridays for future' di Aversa sono scesi questa mattina in piazza Municipio per manifestare contro i cambiamenti climatici e per tematiche di impellenza internazionale, ma anche e soprattutto per mettere in evidenza i problemi e le brutture del territorio dell’agro aversano. "Chiediamo che venga fatto un nuovo tentativo di dialogo con l’amministrazione, stavolta serio, limpido e istituzionalmente valido - hanno sottolineato gli attivisti di 'Frydays for future' - Non siamo qui per criticare per mancanza di simpatia i nostri amministratori, bensì per cercare di smuovere una situazione oramai stagnante e negativa per il futuro della nostra città".

Non è la prima volta che i giovani ambientalisti scendono in piazza ad Aversa per protestare. Il 27 settembre 2019 migliaia e migliaia di persone (studenti, docenti e non solo…) manifestarono sotto il Comune con l’intento di portare all'attenzione delle istituzioni, in primis il nuovo sindaco di Aversa Alfonso Golia e la sua amministrazione la Dichiarazione di Emergenza Climatica (Dec); mentre il 29 novembre scesero in piazza per lo sciopero globale. "Apprezziamo i loro numerosi sforzi per intraprendere un dialogo con noi, ma critichiamo il loro modus operandi non solo dal punto di vista comunicativo, ma anche dal punto di vista politico, amministrativo e pratico - hanno affermato i giovani ambientalisti rivolgendosi alle istituzioni della città di Aversa - I nostri politici hanno perso la via e i propositi annunciati a tutti nel maggio 2019 in piena campagna elettorale. Progetti come il nuovo Biciplan ci fanno ben sperare per il futuro, ma non ci fanno dimenticare le inadempienze e le promesse non mantenute fino ad ora. Il tempo scorre inesorabile e sta per scadere anche (e soprattutto) per Aversa".

Protesta 'Fridays for future' Aversa - 9 ottobre 2020

Gli attivisti di 'Fridays for future' di Aversa questa mattina si sono incatenati sotto la casa comunale ed hanno puntato il dito contro il sindaco Alfonso Golia per tutte le promesse non mantenute in questo primo anno di amministrazione. "C'è stata una fallimentare applicazione da parte dell’amministrazione comunale del proprio programma elettorale - hanno dichiarato - Alfonso Golia sembrava essere la svolta reale per questa città da decenni amministrata da politiche clientelari, corrotte e per nulla interessate al bene e al futuro di Aversa e dei cittadini. Sembrava essere quel vento di cambiamento, quel viso pulito e sorridente a cui più della metà degli aversani (e non solo) ha dato fiducia. E quel volto era il simbolo di un progetto politico serio, basato su punti programmatici innovativi, realizzabili e sostenibili. E in tutto ciò noi abbiamo creduto. Ma, a quanto pare, in politica non serve solo avere la faccia pulita ed essere brave persone".Q

"Queste speranze sono state, nel corso di questo anno e mezzo, man mano deluse e tradite - hanno aggiunto i giovani di 'Fridays for future' di Aversa - Siamo stati, per quanto possibile, comprensivi e aperti a ogni forma di proposta nonostante queste fossero presentate senza una progettualità concreta di fondo. L’amministrazione, però, si è mostrata come spaccata e divisa al proprio interno, senza coesione e condivisione non solo di idee e progetti, ma di passione e ideale comune. I singoli assessori o consiglieri si sono mossi sempre in maniera isolata e spontanea, mostrando spesso incomunicabilità con i propri compagni di maggioranza. Alcuni hanno addirittura messo in evidenza la propria mancanza di rigore istituzionale, rivolgendosi ai singoli e alle associazioni in maniera irrispettosa, non ufficiale, dilettantistica e, secondo noi, poco formale".

Tra i temi fondamentali che hanno acceso la protesta di questa mattina ci sono: la costituzione di un "Laboratorio di comunità" che avrebbe avuto il compito di dotare Aversa di un vero e proprio organo progettuale e organizzativo; il progetto di un Bike Strike, un giro in bici per le strade della città di Aversa per sostenere con famiglie e cittadini l’importanza della mobilità sostenibile. Infine la messa in atto delle scellerate capitozzature (lecci a via Diaz; eucalipti al Parco Pozzi; ailanto a viale Europa e arbusto a piazza Bernini; tigli a piazza Santulli; alberi interni al Parco Pozzi; pioppi presso la scuola Cimarosa; alberi a via Filippo Saporito negli ultimi giorni) e la mancanza di un ufficio tecnico serio e concreto che si occupasse in maniera informata e scientifica del verde pubblico.

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