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Progetti per le scuole 'bocciati' per una firma: "Faremo ricorso"

Marzo replica all'interrogazione della minoranza: "Non abbiamo perso nulla. Ripresenteremo interventi esclusi in piano triennale edilizia scolastica"

La questione dei 23 milioni di euro di finanziamenti per le scuole "persi" lascia strascichi. E così, dopo la discussione in aula in seguito ad un'interrogazione dell'opposizione, non mancano toni aspri. 

"Le linee di finanziamento in materia di edilizia scolastica che prendiamo in considerazione sono tre: il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), il Piano triennale dell'Edilizia scolastica e la manifestazione di interesse per l'adeguamento sismico delle scuole della Regione Campania - ha spiegato l'assessore Marzo - I quattro progetti rigettati su cui i consiglieri di minoranza hanno presentato l'interrogazione (che prevedono: la riqualificazione architettonica, miglioramento sismico ed efficientamento energetico della scuola media Dante Alighieri; il recupero architettonico, impiantistico e statico del corpo Ottocentesco della scuola media Giannone; i lavori di demolizione e ricostruzione della scuola primaria di Casolla; i lavori di adeguamento sismico, riqualificazione ed efficientamento energetico della scuola elementare De Amicis) afferiscono alla manifestazione di interesse regionale per la messa in sicurezza. Non è assolutamente vero che abbiamo perso i finanziamenti. Innanzitutto perchè si tratta di una manifestazione di interesse alla quale abbiamo partecipato e che non per forza ci avrebbe visto vincitori, ma soprattutto perchè questi quattro progetti rigettati li presenteremo nell'altra linea di finanziamento che è il Piano triennale dell'Edilizia scolastica. In sintesi abbiamo perso zero euro".

Per quanto riguarda invece "gli altri progetti presentati al Pnrr - continua l'assessore Massimiliano Marzo - era necessario passare per la Regione Campania ed ottenere, così, dieci punti di premialità fondamentali per un migliore posizionamento nelle graduatorie dei progetti finanziati nell'ambito nazionale del Pnrr. Lo abbiamo fatto in particolare per ben sette progetti. Di questi ne sono stati approvati ben cinque che sono: riqualificazione architettonica della palestra della scuola Vanvitelli di piazza Ungaretti (800mila euro); ampliamento dei locali di spazi da destinare a mensa dell'I.C. Da Vinci-Lorenzini (224.227 euro); abbattimento e ricostruzione della palestra della scuola media Giannone (1.369.963,35 euro); demolizione e ricostruzione della palestra dell'I.C. Da Vinci-Lorenzini (1.863.766,87 euro); polo innovativo 4.0 in via Patturelli (1.863.766,87 euro). Gli altri due progetti (che riguardano i lavori di sostituzione edilizia dell'asilo nido e della scuola materna Radice) ci sono stati rigettati per vizi di forma e non di sostanza; in particolare per mancata vidimazione digitale. Tuttavia su entrambi abbiamo le prove che sono stati vidimati digitalmente e dunque abbiamo presentato un ricorso istruttorio che è ancora in atto. In sintesi, anche per questi altri progetti, abbiamo perso zero euro".

Infine, sempre per quanto riguarda la progettazione in materia di edilizia scolastica, "nell'ambito della linea di finanziamento per gli asili nido del Pnrr sono state derogate le scadenze al 31 marzo e grazie a ciò abbiamo presentato un progetto per il recupero architettonico, impiantistico e statico dell'asilo nido comunale di viale Cappiello", conclude l'assessore Marzo.

Una risposta che non ha soddisfatto i consiglieri di minoranza. A farsi portavoce il consigliere Maurizio Del Rosso che evidenzia: "Senza strumentalizzazioni e pur non avendo avuto risposte alle specifiche domande poste nella interrogazione (le modalità/iter di controllo/vaglio dei progetti presentati e le responsabilità dei progettisti e/o del personale addetto alla redazione e presentazione degli atti ed il loro nominativi) - spiega -  prendiamo atto della volontà dell’Ente di ripresentare "questi quattro progetti rigettati", come dichiarato dallo stesso Marzo. L’augurio è che non vengano buttati al vento altri 23 milioni di euro, necessari per la nostra precaria edilizia scolastica". 

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