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Parrocchie e famiglie per accogliere i profughi dall'Ucraina: il vescovo organizza 2 diocesi

Sarà possibile dare disponibilità per ospitare chi fugge o sostenere economicamente

Una rete di accoglienza diffusa nelle parrocchie, nelle strutture diocesane e tra le famiglie delle Diocesi di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo per ospitare i cittadini ucraini in fuga dalla guerra. Così le Diocesi guidate dal vescovo Giacomo Cirulli si stanno attivando per far fronte all’emergenza in risposta al piano predisposto dalla Prefettura di Caserta con cui le Caritas diocesane sono in costante collegamento.

Aprire le porte del cuore per offrire accoglienza e dimora a quanti hanno perduto ogni certezza, ogni riferimento sociale e morale nel proprio Paese: è questo l’appello che attraversa l’Europa e che sta già trovando risposta per la generosità di molti.

E’ possibile offrire disponibilità compilando un modulo (presente sul sito delle Diocesi) e consegnarlo al Parroco o direttamente alla Caritas diocesana in modo da avere una mappatura precisa e poter rispondere in efficacemente non appena le Istituzioni pubbliche stabiliranno le procedure per accogliere. Coloro che avranno manifestato il loro consenso verranno successivamente contattati in caso di effettiva necessità.

Nelle due Diocesi, in risposta all’appello di Caritas Italiana resta attiva l’iniziativa “Dona un pasto per l’Ucraina” fino al Giovedì Santo: chiunque può lasciare in parrocchia la propria offerta in denaro che sarà gestita per l’emergenza in corso.

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