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Domenica, 1 Ottobre 2023
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La processione di Maria delle Grazie cancellata: "Problemi di ordine pubblico"

La concomitanza con il concerto dei Jethro Tull spinge la Questura a non concedere l'ok. Gli accollatori rifiutano la rimodulazione del tragitto

La processione di Maria Santissima delle Grazie, che da 62 anni sfila per le strade della borgata il primo luglio, cancellata a poche ore dall'inizio. I problemi di ordine pubblico per la concomitanza con il concerto rock dei Jethro Tull ed il rifiuto degli accollatori a svolgere la manifestazione religiosa in forma "ridotta" bloccano la funzione: la Madonna resta in chiesa. 

Ma procediamo con ordine. Già a febbraio la Pro Loco e l'associazione Corteo Storico erano scese in piazza per denunciare la concomitanza tra i due eventi. Gli organizzatori del concerto avevano garantito che il concerto sarebbe iniziato in ritardo in modo da consentire il rientro della sacra effige all'interno della chiesa di San Ferdinando. Una circostanza confermata anche da Ticketone, il circuito che si occupa della vendita dei biglietti, da cui si legge: "a causa di alcuni festeggiamenti religiosi che prevedono anche una processione il cui percorso sarà nelle immediate vicinanze della venue e causerà deviazioni e chiusura delle strade, il concerto il cui inizio era previsto per le 21 comincerà alle 22. L’apertura dei cancelli sarà alle 20 come programmato fin dall’inizio".

Gli accollatori - da quanto trapela - avevano avuto garanzie riguardo il rientro della statua di Maria Santissima delle Grazie alle 22, pochi minuti prima dell'inizio del concerto. Ma nel corso dell'ultimo tavolo per l'ordine e la sicurezza dalla Questura non sarebbe arrivato il via libera alla concomitanza delle due manifestazioni. La proposta è stata di rimodulare la processione con un percorso "ridotto": la partenza da San Ferdinando intorno alle 18,30, il passaggio in piazza della Seta, la messa in piazza della Trattoria ed il rientro massimo per le 20,30 in chiesa. 

Una soluzione che non sarebbe stata ben digerita dagli accollatori che l'hanno rispedita al mittente rifiutandosi - a poche ore dall'inizio - di portare la sacra effige in processione. In queste ore si sta cercando una difficile mediazione che vede impegnati da un lato gli accollatori, dall'altro il parroco don Antonio Iazzetta, per una risoluzione dell'ultimo minuto che purtroppo non c'è stata.

"Siamo stati profetici lo scorso mese di febbraio - commenta il consigliere comunale Pasquale Napoletano - Le parti sembravano aver raggiunto un accordo lo scorso marzo e mi sembra strano che oggi la processione non si faccia. La verità sta nel mezzo: non voglio addebitare responsabilità a nessuno e tutti vogliono fare la processione. In questo scaricabarile tra le diverse parti coinvolte a pagare sono solo i leuciani". 


 

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