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Processione ‘non autorizzata’ per la Madonna di Casaluce

Il sindaco costretto a scusarsi col vescovo

Il vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, non ha mai autorizzato la processione per la Madonna di Casaluce ma "la voglia irrefrenabile di normalità" ha spinto i casalucesi e lo stesso sindaco, eletto da pochi giorni, Francesco Luongo, a fare questa 'violazione'. 

Sulla vicenda è intervenuto immediatamente il comitato festeggiamenti, guidato dal presidente Giuseppe Carione, che ha subito preso le distanze dall'organizzazione della processione sottolineando che "non è stata autorizzata dalla conferenza episcopale" e che quindi è stata "organizzata dal parroco di sua iniziativa". E anche sulle offerte la precisazione perché "non sono autorizzate e sono state raccolte da persone non riconducibili al comitato". 

Non poteva mancare la dichiarazione del sindaco che ha sttolineato come "la Madonna di Casaluce è per i Casalucesi la sintesi della propria identità. E’ il simbolo della comunità. Un segno di appartenenza. Festeggiare il rientro della Madonna di Casaluce è stato un modo per testimoniare la propria fede cristiana, ma anche per sottolineare la volontà di ritornare ad essere un popolo di uguali, una comunità unita e partecipativa. Da sempre le feste religiose sono il mezzo per creare quello spirito di aggregazione necessario per tenere insieme identità diverse e per organizzare quella collaborazione indispensabile a ridare fiducia a uomini e donne schiacciati dal peso di responsabilità quotidiane che allontanano dalla propria natura. Per me il ritorno a casa della Madonna di Casaluce è stato questo. Ridare una speranza ai miei concittadini, creare quell’atmosfera di compartecipazione da tempo persa, fare del simbolo della fede cristiana il segno dell’unione di un paese che vuole rinascere".

"Ecco perché ho autorizzato il trasporto in trono dalla chiesa a piazza Statuto. Probabilmente ho peccato nel credere che il fervore potesse essere contenuto. E per questa mia mancanza chiedo scusa a sua eccellenza Monsignor Angelo Spinillo. Al vescovo infatti avevo assicurato il trasporto della Madonna dalla piazza alla chiesa senza processione, così ho indicato per iscritto nella mia autorizzazione e così pregai di fare ieri alla fine della santa messa, ma non ho fatto i conti con quella voglia di esserci che anima i credenti, i fedeli che è molto più forte di qualsiasi divieto. Mi scuso per questa mancanza, ma sono certo che il vescovo capirà che non è stata una mancanza di rispetto ma solo l’incontenibile voglia di un paese di ritornare alla normalità e di mostrare che esiste e ha voglia di rinascere", ha concluso. 

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