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Emergenza migranti, Diana al sindaco: “Si dimetta per mettere fine al martirio”

Il consigliere interviene dopo l'aggressione subita da un dipendente comunale da parte di un immigrato

“Lo stato di emergenza è a dir poco preoccupante, così come la necessità di intervenire subito”. Non usa mezzi termini il consigliere comunale indipendente di Castel Volturno Cesare Diana per commentare i numeri della presenza di migranti in città.

Stando alle statistiche del ministero degli Interni risalenti allo scorso febbraio, sarebbero 20mila gli extracomunitari “castellani”, di cui oltre 15mila totalmente irregolari. In termini pratici, 15mila persone senza una dimora dichiarata, in tantissimi casi condividenti appartamenti di piccolissime metrature e che, non avendo lavoro, vanno a rinvigorire la forza della mafia nigeriana ramificatasi localmente e sfociante in prostituzione e spaccio di droga.

“Evidentemente il sindaco di Castel Volturno Dimitri Russo vive in un’altra città e sono sempre più convinto che in questi quattro anni e mezzo di amministrazione l’aria di Mondragone gli sia finita in testa - dice Cesare Diana -. Qui non si tratta di fare campagna elettorale o meno, seppur alla base ci siano, per quanto mi riguarda, 10 anni di attivismo e numerosi risultati raggiunti, bensì di tutelare i cittadini del nostro paese”.

“Appena qualche giorno fa, un dipendente comunale è stato aggredito da un extracomunitario che gli ha strappato la maglietta e lo ha graffiato; chi ha cercato di dividerli è stato morso ad un dito. I casi di aggressione aumentano in numero mentre il Sindaco PD, Dimitri Russo, parla ancora di accoglienza a tutti i costi, come se gli immigrati fossero i cittadini castellani. Questi ultimi sono stati ridotti, oramai, a minoranza dalla politica di tolleranza del Sindaco, sempre pronto a giustificare e difendere coloro che per legge non dovrebbero nemmeno esserci sul nostro territorio, oltre che a fare il piccolo portavoce di quartiere dei piani alti. mi riferisco a quei politici che fanno passerella sul litorale domitio, cercando di accaparrarsi voti solo in determinate fasi storiche senza mai sporcarsi le mani e non mettendoci mai veramente la faccia. A questo scempio dico basta”.

“È in atto un’invasione che, purtroppo, qualche politicuccio di cartone sembra non aver manco percepito. Caste Volturno è stata e continua ad essere tradita ripetutamente dal suo primo cittadino e non c’è accusa di razzismo ideologico che tenga. Mi chiedo come faccia a stare tranquillo sapendo che la sua politica di apertura totale sta distruggendo anche l’ultimo brandello di futuro rimasto ai giovani, creando una vera e propria seconda Nigeria proprio in Campania. Io stesso sono stato aggredito da un gruppo di extracomunitari a cui ha fatto seguito un’interrogazione parlamentare dell’onorevole Sarro indirizzata al ministro degli Interni. Il tutto è avvenuto in concomitanza con la manifestazione voluta dall’associazione ex canapificio di Caserta, un evento che ha portato sul nostro territorio centinaia di nuovi immigrati. Il maltrattamento che ho subito è passato inosservato all’attuale maggioranza o forse devo pensare sia stato fatto di proposito per evitare tirate d’orecchie istituzionali2.

“Caro Dimitri, dimettiti e tornatene a casa - conclude -, ovviamente chiudi bene le porte quando rientri perché, grazie al tuo grande concetto di integrazione, potresti trovarti in casa ladri provenienti da quella terra a cui apri ad oltranza le braccia”.

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