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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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"Nel casertano 31 interdittive antimafia in un anno. Più controlli su progetti Pnrr"

Il prefetto Castaldo traccia il bilancio: "Malamovida si contrasta con formazione. Dialogo aperto con Enti in difficoltà economiche"

"Il territorio casertano è un territorio caratterizzato da grandi fragilità ma ha un patrimonio di energie e di capacità tali da superare quelle fragilità che ancora incidono e condizionano il territorio. Nel mio primo anno ho cercato di dare risposte condivise ed efficaci ai bisogni della comunità provinciale e alle esigenze del territorio coltivando l'ascolto, il dialogo ed il confronto con tutti gli attori istituzionali, economici e sociali. Solo attraverso la sinergia tra istituzioni, settore pubblico e privato si può accrescere la sicurezza per i cittadini e migliorare la qualità della vita".

Sono le parole del Prefetto di Caserta Giuseppe Castaldo nel corso della riunione tenutasi presso la Prefettura casertana volta ad un bilancio del suo primo anno nella provincia casertana. Insieme al Vicario Ciro Silvestro ed il Capo di Gabinetto Biagio Del Prete non è mancato il focus su temi sensibili della realtà casertana quali la sicurezza urbana, la gestione ed il controllo dei beni confiscati, la prevenzione antimafia toccando anche il dialogo diretto con gli enti locali con progetti di implementazione delle polizie locali o l'adozione di un vademecum di norme e regole per l'organizzazione di spettacoli pubblici di cui le amministrazioni comunali spesso difettano. "Per quanto riguarda il tema della sicurezza urbana l'azione si è sviluppata su vari livelli - ha affermato il prefetto - d'intesa con il Questore Antonino Messineo sono stati intensificati i servizi di polizia per rendere più visibile la presenza degli operatori sul territorio. Dall'altra parte si è agito sul piano della collaborazione con gli enti locali. Sono stati costituiti due tavoli di osservazione per Caserta ed Aversa, città sensibili per la 'mala movida', a cui partecipano sindaci, associazioni di categoria, la camera di commercio non solo per organizzare al meglio le attività di contrasto ma per fare sì che venga garantita la partecipazione di tutti. Sono dell'avviso che il tema della movida investe vari aspetti e di certo non può essere risolto solo con l'attività delle forze di polizia ma anche con l'attività di prevenzione/formazione. I giovani purtroppo hanno perso la percezione del rischio con comportamenti dove sono portati a sfidare le regole. In tal senso l'attività di formazione è fondamentale. Con la Camera di Commercio è partita una campagna di sensibilizzazione 'bere responsabile' che presuppone la partecipazione delle associazioni di categoria. Comunque occorre fare sinergia tra mondo privato, pubblico ed istituzionale per prevenire tali fenomeni". 

Nelle ultime riunioni dei tavoli di osservazione della sicurezza urbana curati dal capo di Gabinetto Biagio Del Prete è stato stilato un programma in vista delle festività natalizie con l'input di intensificare i controlli delle forze dell'ordine negli orari e luoghi sensibili. "In vista delle festività natalizie è stato importante richiamare l'attenzione delle amministrazioni comunali sullo svolgimento degli eventi - ha spiegato il prefetto Castaldo - ed è stato fornito un vademecum di regole, adempimenti e normative per lo svolgimento degli eventi pubblici che talora sfuggivano agli amministratori locali. Il vademecum è stato realizzato anche in sinergia con la Questura e con il Comando provinciale dei Vigili del fuoco".

Focus importante è stato quello sui beni confiscati alla camorra. "I beni immobili confiscati in Provincia di Caserta sono 1523, le aziende confiscate 226. In merito alle aziende confiscate è stato costituito un tavolo provinciale permanente sulle aziende sequestrate e confiscate che ha avviato un confronto con le parti imprenditoriali e sindacali, enti ed associazioni per la gestione del complessi aziendali già dalla fase di sequestro. Per i beni immobili è stata progressivamente intensificata l'attività del nucleo di supporto per la destinazione, assegnazione e monitoraggio dell'utilizzo dei cespiti. In particolare grazie alle forze di polizia sono stati sgomberati 8 immobili ancora occupati da conviventi o familiari dei soggetti a cui erano stati confiscati. Tale azione proseguirà anche nel 2023 secondo un piano concordato con le forze di polizia".  

Un punto focale della disamina del prefetto casertano è stato quello della prevenzione antimafia dove è trapelata la visione di una nuova riorganizzazione dell'assetto della criminalità organizzata, in particolar modo per l'elevato rischio di infiltrazioni nel circuito dell'economia locale. "Ciò che si deve assolutamente evitare è il reimpiego di capitali illeciti nel tessuto della nostra società - ha spiegato Castaldo - in circa 11 mesi sono state adottate 31 interdittive antimafia alcune delle quali verso società caratterizzanti l'economia casertana. Società non solo pubbliche ma anche di privati. Si stanno sviluppando forme di collaborazione con gli enti locali in vista degli appalti legali al Pnrr. Sono stati sottoscritti due protocolli con Confindustria e Ance al fine di ampliare il perimetro dei controlli antimafia estendendoli anche ai rapporti tra privati su richiesta delle imprese associate. Altro protocollo è quello siglato con la Regione Campania, 6 comuni dell'Agro Aversano e Agrorinasce per estendere le verifiche preventive non solo sugli appalti indetti da Agrorinasce ma anche sulle stesse assegnazioni in uso dei beni confiscati anche a titolo gratuito". 

È emerso un dato peculiare nella ricognizione della Prefettura sui 104 comuni della provincia casertana dove 16 sono risultati in dissesto e 14 in predissesto. Evidenze che hanno spinto la Prefettura ad intessere un dialogo diretto con tali enti al fine di scongiurare infiltrazioni camorristiche. "È doveroso stare vicino a tali enti anche per quanto riguarda i fondi del Pnrr affinché vadano utilizzati al meglio" ha sostenuto il prefetto di Caserta. Massima attenzione della Prefettura è stata posta su Castel Volturno non solo in termini di sicurezza urbana o terra dei fuochi ma anche in vista dei piani d'azione condivisi con la Regione Campania e lo stesso comune castellano. "Il piano d'azione si muove in una duplice direzione: da un lato il completamento delle opere di intervento previste nel protocollo Minniti siglato nel 2018 e scaduto a gennaio 2021 e dall'altro con l'inserimento di nuovi interventi anche alla luce dei fondi che stanno giungendo" ha spiegato il prefetto.

Il 2022 è stata caratterizzato anche dall'emergenza accoglienza dei rifugiati provenienti dall'Ucraina. "Nel pieno dell'emergenza sono giunti 4200 ucraini. Indispensabile è stato il supporto della Caritas in termini di accoglienza oltre che la dislocazione dei rifugiati nei nostri centri di accoglienza. Fondamentale è stata la sinergia con le amministrazioni comunali e le strutture militari" ha sottolineato il prefetto Giuseppe Castaldo.

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