Ordinanza sui cani randagi, il prefetto "richiama" il sindaco-sceriffo

Il prefetto di Caserta “richiama” il sindaco di Marcianise sulla discussa ordinanza che dal 20 settembre scorso vieta la somministrazione di cibo ad animali randagi nel territorio comunale. Una nota firmata da Raffaele Ruberto è stata inviata infatti al primo cittadino Antonello Velardi per ‘ricordargli’ la recente sentenza del Tar della Puglia (n. 1078 del 16 luglio 2018) che fa intendere l’illegittimità del provvedimento preso a Marcianise.

La scorsa settimana l’associazione “Difesa Consumatori e Contribuenti” e il Partito Animalista Italiano, tramite l’avvocato Cristiano Ceriello, aveva infatti notificato alla Prefettura un’istanza di revoca dell’ordinanza contestandone l’illegittimità perchè “contra legem”, pericolosa per la salute pubblica e contro gli orientamenti giurisprudenziali più consolidati.

Il prefetto Ruberto nel merito ha però dovuto dire ‘no’ alla richiesta. Nella risposta all’avvocato Ceriello si legge infatti che “l’ordinanza sindacale di cui chiede la revoca non appare riconducibile alla categoria degli atti assunti dal sindaco in qualità di ufficiale del Governo, essendo stata emanata infatti ai sensi dell’art. 50 del Tuel”. Ma nella risposta all'istanza presentata da Ceriello, il prefetto rivela di aver inviato una nota separata al sindaco per "richiamarlo" alla luce della sentenza del Tar pugliese su un provvedimento simile.

Sempre nella giornata di ieri le associazioni hanno ulteriormente notificato al Comune di Marcianise una formale diffida alla revoca del provvedimento, intimando come trascorsi 15 giorni procederanno o ad inoltrare ricorso al Tar o ad introdurre una “Class Action” per la revoca del provvedimento della pubblica amministrazione, prevista dal D.lgs. n.ro 198/2009.