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Cento precari contro l'Asl: "Sfruttati per anni". Chiesti 10 milioni di risarcimento

Ricorsi al Giudice del Lavoro del Tribunale di Napoli Nord e del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere: richieste differenze retributive e risarcimento danni

Sono oltre 100 i precari che si sono rivolti attraverso lo studio legale dell’avvocato Paolo Galluccio, al Giudice del Lavoro del Tribunale di Napoli Nord e del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere richiedendo oltre 100mila euro ciascuno di differenze retributive e risarcimento danni perché “sfruttati” dall’Asl Caserta.

I precari, per anni, infatti, titolari di contratti di lavoro flessibile (15^ octies- tempo determinato - co.co.co. -  Partita Iva) sono stati destinatari di proroghe oltre i 36 mesi con retribuzioni da progettisti ma, di fatto, lavoratori subordinati.

Nella pubblica amministrazione si perpetra un vero e proprio “sfruttamento” di risorse umane, arrecando un indebito arricchimento per la pubblica amministrazione ma, di fatto, facendo si che i lavoratori ricevessero una retribuzione da precari quando, invece, hanno garantito i Lea, sono stati inseriti in turni ed è stato dato loro addirittura il badge e, pertanto, inseriti organicamente nella struttura aziendale.

Agli stessi, oltre alle differenze retributive e contributive spettera’ anche un lauto risarcimento dei danni.
A prevederlo è la legislazione italiana che si è’ dovuta adeguare al dettato normativo europeo, il quale, ha rubricato quale illegittimo il rinnovo reiterato dei contratti oltre i 36 mesi.

La sequenza della forma di lavoro precario con l’utilizzo abusivo di contratti di lavoro a tempo determinato, contrasta con i precetti del D.lgs. n. 368/2001. 

"Una gestione assolutamente arbitraria e fallimentare quella dell’Asl Caserta che subirà un violentissimo contenzioso con delle chiare responsabilità per milioni di euro della direzione strategica. I numerosissimi precari, cui, a quanto pare, se ne aggiungeranno altri, richiederanno decine di milioni di euro supportando le proprie azioni con documentazione chiara e proveniente dalla stessa azienda. La scure della Corte dei Conti in questa vicenda dai connotati a dir poco chiari è dietro l’angolo ed ancora una volta l’Azienda di Caserta diventa protagonista in negativo", fanno sapere dallo studio legale.

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