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Patto ‘anti usura’ per aiutare le vittime: creato un pool investigativo in Procura

L'intesa siglata dal capo della Procura, Guardia di Finanza e Camera di Commercio

La situazione di emergenza connessa alla pandemia da coronavirus ed i correlati necessari provvedimenti di contenimento e gestione del rischio sanitario hanno acuito una situazione di generalizzata crisi di liquidità delle imprese del territorio e, piu in generale, hanno determinato evidenti difficolta economiche anche per la generalità delle famiglie dei lavoratori rimasti senza occupazione o con entrate comunque sensibilmente ridotte. Tale situazione di disagio socio-economico per imprese, lavoratori e famiglie costituisce terreno fertile per la criminalità comune ed organizzata che, grazie ai capitali illecitamente accumulati, riesce ad occupare ampi spazi per operare ed affermare la propria presenza sul territorio, mirando cosi ad ottenere un riconoscimento sociale del proprio ruolo. Per questo sono stati siglati due protocolli d'intesa tra Camera di Commercio, Guardia di Finanza e Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Entrambi i protocolli d'intesa sono stati oggi sottoscritti dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Maria Antonietta Troncone, dal Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta, Colonnello Andrea Mercatili e dal Presidente della Camera di Commercio di Caserta, Tommaso De Simone, con l'obiettivo di rafforzare ulteriormente la collaborazione gia collaudata fra le Istituzioni firmatarie per prevenire e contrastare la criminalità economica.

Il pool anti usura

Il riferimento è, in primo luogo, all'usura. Un allarme in tal senso viene lanciato quotidianarnente da magistrati, Forze dell'Ordine, rappresentanti delle istituzioni e delle categorie datoriali, ma anche da singoli imprenditori e cittadini privati, i quali, in piu occasioni, hanno sottolineato come la criminalità organizzata e soggetti privi di scrupoli siano pronti ad approfittare della debolezza finanziaria del sisterna produttivo per allargare il proprio controllo economico sul territorio. 

Un fenomeno insidioso, che pue costituire il grimaldello con il quale la criminalità locale si avvicina e si interfaccia con l'imprenditoria e con il tessuto sociale della propria zona di influenza per poi infiltrarsi nella gestione delle imprese, fino ad assumerne di fatto il controllo per utilizzarle ai propri fini, non solo per il lavaggio dei capitali sporchi, ma anche per estendere la propria forza finanziaria nei principali settori economici. 

Proprio per contrastare tale concreto pericolo di infiltrazione della criminalità net tessuto imprenditoriale e sociale del territorio e per cercare di far emergere in tutta la sua pericolosità un fenomeno che tutt'oggi risulta nella provincia di Caserta ancora troppo sommerso, la Procura della Repubblica presso il Tribunate di Santa Maria Capua Vetere, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta e la Camera di Commercio di Caserta hanno deciso di costituire una rete istituzionale con canali dedicati per un proficuo e tempestivo scambio informativo che permetta di intercettare quanto prima possibile le condotte illegali della specie, cosi da fornire adeguato supporto alle vittime di usura e net contempo di attivare tempestivamente mirate investigazioni tese a individuare non solo i singoli responsabili che si interfacciano con i soggetti in difficolta, ma soprattutto le consorterie criminali che mettono a disposizione i capitali illeciti e che gestiscono tale mercato finanziario illegale. 

A questo fine, è stato siglato un apposito protocollo di intesa che prevede - tra l'altro - l'istituzione di un punto di ascolto per raccogliere eventuali segnalazioni e la costituzione di un pool dedicato di investigatori e magistrati che si occupera, con professionalità e massima celerità d'azione, delle relative indagini. In particolare la Camera di Commercio di Caserta ha attivato il seguente numero verde: 800.893.977.

De Simone: "Condizioni di speranza nella ripartenza"

"Si tratta di un protocollo innovativo - ha detto il presidente della Camera di Commercio Tommaso De Simone - Dopo l'emergenza Covid si percepisce una forte difficoltà da parte delle imprese casertane a reperire liquidità. In questa fase ho sentito Tano Grasso con il Fai che formerà il personale che risponderà al numero verde ed accompagnerà gli imprenditori in difficoltà in un percorso. Questo protocollo pone condizioni di grande speranza nel futuro delle imprese sane che sono la maggioranza del territorio". Condizione necessaria, però, è il fatto che gli imprenditori denuncino pratiche di usura: "I protocolli si fondano su quello", ha aggiunto il procuratore aggiunto Alessandro Milita.

Le infiltrazioni della criminalità nelle imprese

Nello stesso tempo, le stesse istituzioni hanno sottoscritto un secondo innovativo protocollo d'intesa con il quale viene costituito un team di analisi per intercettare tempestivamente fenomeni di infiltrazione della criminalità nell'economia legale, mettendo a sistema, in tempo reale, una serie di informazioni relative alle vicende societarie e all'operativita delle imprese del territorio opportunamente rielaborate e approfondite dagli investigatori della Guardia di Finanza, coordinati e diretti dai magistrati della sezione "Criminalità Economica" della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere guidata dal procuratore Maria Antonietta Troncone che ha annunciato "riunioni periodiche per analizzare i dati". "Partendo dall'analisi delle banche dati della Camera di Commercio - ha spiegato il colonnello Andrea Mercatili, comandante della Guardia di Finanza di Caserta - cercheremo di intercettare in anticipo eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata nell'economia del territorio, come ad esempio attraverso il reimpiego di capitali illeciti. Si tratta di un tentativo ambizioso per arginare e prevenire e non inseguire un fenomeno che ci segnalano da più parti".  

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