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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Ponte sul Garigliano, l'imprenditore chiede e l'Anas risponde: "Presto la riapertura"

Decine di attività commerciali messe in ginocchio. "Dopo l'emergenza riprenderanno i cantieri"

Le prove di ripartenza dopo il 'lockdown' per l'emergenza Covid-19, gettano uno spiraglio di luce anche sulla riapertura e ripristino del ponte ad arco sul fiume Garigliano. La lingua di cemento a ridosso delle Regioni Lazio e Campania alla fine del mese di agosto fu teatro di un incidente stradale che vide una vettura schiantarsi contro la struttura comportando danni considerevoli come la rottura di due tiranti, pregiudicandone la stabilità.

Ai fini della salvaguardia della pubblica incolumità l'Anas ne predispose la chiusura al transito in entrambi i sensi di circolazione regionale per procedere all'ispezione e alla progettazione degli interventi di ripristino necessari a garantire la sicurezza della circolazione stradale. In otto mesi nessun cantiere è stato avviato e la dilagante emergenza sanitaria da Covid-19 con il relativo blocco totale ha rallentato ancor di più qualsiasi opera.

Le strutture ricettive a ridosso delle due Regioni erano al collasso ancor prima della diffusione del Coronavirus. Moltissime attività commerciali ed imprenditoriali chiusero a malincuore le saracinesche. A distanza di un considerevole lasso di tempo, le prime risposte positive alle numerose richieste inoltrate dai cittadini pervengono dal Centro di Manutenzione dell'Anas gruppo FS Italiane.

"Mi sono sentito in dovere di interpellare le varie istituzioni chiamate in causa sulla questione del ripristino del ponte sul Garigliano - dice Luciano Mascolino, libero professionista cellolese che ha assistito ad un declino delle attività commerciali e produttive -, la deviazione obbligatoria sulla variante Formia-Garigliano della SS7 ha messo in ginocchio le attività commerciali nonché i punti ristoro la cui sopravvivenza era garantita dalla viabilità continua e massiccia sul vecchio tratto dell'Appia".

Un segnale di ripresa è dato dalla risposta all'interpellanza di Mascolino fornita dall'Anas dove si precisa che "prima dell'emergenza Coronavirus questa società aveva già programmato un intervento delle parti danneggiate dall'incidente stradale per una riapertura del ponte al traffico con limitazione di peso e velocità entro l'inizio dell'estate. Pertanto non appena l'emergenza socio-sanitaria lo consentirà si provvederà ad eseguire l'intervento programmato".

Gli interventi concernenti la sostituzione dei giunti in pessimo stato dell'impalcato del ponte, nonché il rifacimento dell'impermeabilizzazione verranno suddivisi in due fasi: "La prima fase inizierà nel mese di maggio col ripristino dei tiranti danneggiati consentendo così la riapertura del ponte al traffico leggero nel mese di giugno. La seconda fase prevede un ripristino del calcestruzzo del ponte tale da ridare una condizione di completa efficienza".

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