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Ponte romano, Villani: "La struttura è in buono stato, a breve potremmo riaprire ai pedoni"

Le dichiarazioni del sindaco durante il Consiglio: summit in Regione per i lavori al Ponte nuovo. Farmacia a Porta Roma aperta anche nei weekend fino al 31 luglio

E' un Adolfo Villani che ripercorre tutta la situazione in merito alla chiusura del Ponte romano che, di fatto, ha spaccato in due la città di Capua. Nel consiglio comunale svoltosi questa mattina (14 luglio) il primo cittadino ha spiegato alla città ciò che è accaduto nell'ultima settimana in quasi un'ora di intervento. A cominciare da come ha avuto inizio il tutto: "Una foto sui social in cui si vedeva una frattura del ponte mi ha allarmato e ho chiesto l'intervento dei tecnici comunale per accertare la situazione".

E poi ha sottolineato: "Sono state registrate diverse criticità tra cui la polverizzazione del cemento e l'indebolimento dei ferri, ormai scoperti. Inoltre c'era parecchia acqua e ciò poteva significare che la struttura non riusciva più a smaltire l'acqua piovana, visto che il giorno prima aveva piovuto. Ovviamente c'è il rischio che anche la parte non visibile sia in una tale situazione di pericolo. Immediatamente e netta è stata la presa di posizione dei tecnici: la chiusura del Ponte in attesa dell'esito dei saggi delle parti nascoste del ponte".

Villani ha aggiunto: "Già con i tecnici cercai di evitare la chiusura ai pedoni ma non ebbi risposta e così chiesi subito un vertice in Prefettura. In quella sedi ebbi un 'no' alla possibile apertura del ponte ai pedoni. Stiamo ripercorrendo la storia del Ponte nuovo. L'unica soluzione provvisoria esistente è quella del Genio militare che in qualche mese costruisca un nuovo ponte. Due le ipotesi: una che prevede la costruzione di un ponte pedonale e carrabile tra i due ponti esistenti e l'altro solo pedonale verso Santa Caterina".

Non sono però mancate le buone notizie per il primo cittadino: "I giunti presenti sui due fori del ponte si sono presentati integri e la soletta di cemento è in buono stato e queste sono state le prime notizie positive giunte lunedì. Martedì sono stati eseguiti altri fori e inserite telecamere e la situazione sembra essere migliore di quello che potessimo attenderci ma serve una verifica di stabilità prima di prendere qualsiasi decisione. I tecnici sono fiduciosi perché la struttura del ponte è in buono stato e adesso bisogna fare carotaggi e fare prova di carico. A quel punto si andrà a rivedere l'ordinanza. La mia speranza è quella di avere già domani sera (15 luglio, ndr) un parere tecnico scritto per rivedere l'ordinanza e consentire il transito pedonale".

Adesso si passa alla fase più importante, quella che dovrà portare alla riapertura dell'infrastruttura: "Successivamente faranno fatti i prelievi ritenuti necessari e dopo le analisi potremo avere i tempi per riaprire il Ponte romano. Dopo gli interventi alle parti che sono danneggiate mi auguro di poter riaprire il transito a doppio senso. Ma non possiamo ignorare che di notte sul nostro ponte passavano tir e mezzi di peso superiore ai 3,5 quintali nonostante ci fossero le telecamere. I tir sono stati multati e le sanzioni sono state regolarmente pagate e ciò vuol dire che è più conveniente pagare le multe che rispettare la segnaletica. Spero che nel giro di qualche settimane di ripristinare il doppio senso ma dobbiamo trovare il modo per fermare i tir". 

Villani si è anche attivato per ridurre al minimo i disagi per i residenti del quartiere di Porta Roma: "Ho chiesto alla farmacia di Porta Roma di fare un sacrificio affinché rimanga aperto tutti i sabato e domenica e mi hanno assicurato che fino al 31 luglio sarà così per assicurare un presidio farmaceutico per i residenti della zona. Ci sarà poi il servizio di trasporto pubblico, ho anche avuto contatti con Trenitalia per un collegamento dal ponte di ferro alla stazione di Capua ma è abbastanza complicato perché bisognerebbe costruire una fermata, con tempi non breve come è facile immaginare".

Durante la visita in Regione Villani ha anche discusso della questione del Ponte nuovo: "Il sequestro ci impedisce di fare i lavori per cui abbiamo già individuato la ditta. Il magistrato però vuole l'esito dei sondaggi per capire la reale situazione del ponte. E' venuto fuori un rischio di scalzamento in momenti di piena forte che vuol dire un reale rischio di cedimento del ponte. A fronte di un finanziamento da 1,4 milioni di euro adesso serviranno circa 4 milioni di euro. Stiamo facendo di tutto per avviare i lavori e per farlo chiederemo un dissequestro temporaneo. In queso caso ci servirà anche un intervento del Genio civile per avere certificazione di compatibilità sismica".

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