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"Pochi tecnici per 100 opere pubbliche. A rischio 442 milioni del Pnrr"

L'accusa di Diana dopo lo sfogo del dirigente ai Lavori Pubblici

“Lo sfogo del dirigente ai Lavori Pubblici di Castel Volturno, Claudio Fiorillo, deve essere recepito come un segnale di allarme rispetto cui è necessario intervenire celermente. La nostra città non può permettersi il lusso di perdere 442 milioni di euro di finanziamento". Sono parole taglienti quelle pronunciate dal presidente del Comitato “Città Domizia”, Cesare Diana, in relazione ai finanziamenti del Pnrr che il comune di Castel Volturno rischia di perdere.

"Avevamo l’opportunità di riqualificare, tra le altre cose, i beni confiscati alla camorra e di rilanciare il territorio in modo consistente – dichiara Diana -, ma abbiamo fallito ancora una volta. Non è possibile pensare di affidare oltre 100 opere pubbliche a soli quattro tecnici ed evitare di aggiungere professionalità, seppur il pagamento delle stesse non sarebbe gravate sulle casse comunali. Ancora una volta, il sindaco dimostra di essere lento e di non essere in grado di organizzare la macchina nel modo giusto, tanto è vero che il 40% dei 442 milioni è già perso. Le eventuali dimissioni di Fiorillo sono inevitabili e, purtroppo, comprensibili”.

“442 milioni di euro sono proprio tanti soldi e per questo la politica castellana non può sbagliare – afferma il presidente di Città Domizia -; non è possibile perdere questa occasione. Le comunali del 2024, sono, ormai, un gioco a due tra Giuseppe Scialla del centrosinistra (PD, Free ed altri) e Luigi Petrella (Centrodestra, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega ed altri). Petrella o Scialla va bene lo stesso, altri non hanno spazio e questa è la convinzione dei partiti. Del resto, ragionare solo sul 30% di votanti, come è successo alle ultime Politiche, è rischioso. E’ per questo motivo che i partiti non vogliono dare spazio a nessuno. Le liste civiche, i 5 stelle, Azione/Italia Viva stanno, tuttavia, tentando di inserirsi per conquistare il 70% dei consenti che rappresenta la gran parte dell’elettorato non votante all’ultima tornata. Una vera e propria prateria sconfinata. Alla fine vedremo cosa succederà. Sicuramente Petrella, nell’attuale contesto politico, è favorito. Certamente cercherà di non perdere nemmeno uno dei 442 milioni. Vedrete – conclude -, buono sì, ma fesso sicuramente no". 

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