Pizzeria chiude: “Ztl, parcheggi e fitti. Non si può lavorare a Caserta”
Lo sfogo dei titolari: "Centro storico spettrale e tetro. Turisti della Reggia non invogliati a venirci"
Ztl, parcheggi, caro fitti e l'assenza di un piano per attrarre turisti in centro. Questo in sintesi il j'accuse dei fratelli Luca e Paolo Napolitano, titolari della pizzeria Napoli a Portafoglio di via Mazzini, che da poco meno di un mese ha chiuso definitivamente i battenti perché a Caserta "non si riesce più a lavorare".
I due esercenti puntano l'indice sia su quella che viene definita una "ztl assurda" sia sull'assenza di parcheggi in centro che ha ridotto il centro del Capoluogo ad uno "scenario tetro e spettrale" fatto di "una miriade di saracinesche chiuse" che non invogliano "nessuno a passeggiare per il centro storico, irraggiungibile ormai agli stessi casertani".
Inaccessibilità rimarcata anche per i visitatori della Reggia "resa sempre più parte distaccata dalla città", si legge nello sfogo sui social dei due commercianti. I due fratelli - oltre a rimarcare lo "squallore" che accoglie i turisti nell'area a due passi dal monumento vanvitelliano - evidenziano il turismo "mordi e fuggi". "I visitatori che vanno nella Reggia non vengono invogliati ad andare al centro città - si legge - Scendono dai pullman alla stazione" attraversando un'area senza attrattive e punti di ristoro "per poi tornare ai pullman". Una situazione che ha portato alla desertificazione del centro storico che sta causando non pochi problemi al comparto commercio.