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Sindaco “sotto assedio” per i pignoramenti: “Chiedo scusa per errori, sono tributi di 7 anni fa”

Golia: “Siamo umani, sbagliamo. Ma parliamo di Tari ed Imu di 7 anni fa….”

Alfonso Golia “sotto assedio” per i pignoramenti che la Sogert sta recapitando, in questi giorni, nelle case dei cittadini di Aversa.

Il sindaco, dopo aver subito gli attacchi dell’opposizione (anche tramite manifesti affissi in città) ha deciso di uscire allo scoperto con un post sui social col quale ha, innanzitutto, chiesto scusa per gli errori che sono stati commessi nei conteggi. “Va chiarito che il pignoramento è l’ultimo atto della riscossione coattiva. Se pur invasivo, la normativa prevede per chi proprio non vuole pagare il pignoramento. Cioè, dopo una serie di azioni, il pignoramento è l’ultima azione volta a far sì che quanto non pagato nei tempi e nei modi previsti dalla legge venga versato. Pensate in questi mesi sono partiti i pignoramenti per la Tari e Imu 2015. Sono trascorsi 7 anni. È giusto anche dire che sui grandi numeri ci possono essere degli errori, solo chi non fa non sbaglia. D’altronde anche i nostri collaboratori comunali sono uomini e gli errori sono possibili, l’importante è accorgersene e rimediare tempestivamente, chiedendo anche scusa. Cosa che faccio io ora, dove ci sono stati degli errori”.

Ma Golia non molla la presa sugli evasori. “Pagare i tributi è un dovere, far sì che tutti paghino è un atto di buona amministrazione. Per noi era impensabile che in città ci fosse gente che non ha mai pagato le tasse. Abbiamo avviato un percorso di rigore e di equità sociale: Pagare tutti per pagare meno”.

E poi, a voler rispondere al manifesto firmato dalla consigliera comunale del Pd ‘dissidente’ Eugenia D’Angelo (che aveva chiesto, tra le altre cose, rate bimestrali), spiega: “Rateizzare è possibile. Chi ha ricevuto l’accertamento può farlo, non aspettate il pignoramento. Noi vogliamo solo equità e offrire i servizi alla comunità, non vessare o danneggiare le persone”.

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