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Martedì, 23 Aprile 2024
Attualità Capua

La lunga notte del Volturno in piena: strade allagate e treni sospesi

Monitorati gli argini ed i ponti. Linea ferroviaria interrotta nel tratto con Sparanise

La lunga notte del Volturno in piena: strade allagate e treni sospesi.

Situazione molto delicata a Capua dove le piogge di questi giorni hanno provocato l’innalzamento del fiume che ha invaso anche le strade. L’allerta era già chiara nel pomeriggio di mercoledì, quando il sindaco Adolfo Villani ha disposto la chiusura delle scuole. Poi in serata è arrivata anche la nota del Consorzio di Bonifica del Bacino Inferiore de Volturno (indirizzata anche ai sindaci di Grazzanise, Cancello ed Arnone e Castel Volturno) con la quale si chiariva che il Volturno è interessato da un evento di “piena eccezionale. La piena interesserà il basso corso del fiume per tutta la giornata”. Per questo motivo è stato disposto un monitoraggio costante degli argini e dei ponti “affinché una eventuale occlusione della sezione idraulica possa essere prontamente rimossa”. I volumi di pioggia caduti sono tali da prospettare un evento di piena molto lungo.

Intanto la circolazione ferroviaria sulla linea Roma-Cassino-Napoli permane sospesa tra Sparanise e Capua, per le avverse condizioni meteo. I tecnici di RFI sono al lavoro per ripristinare la piena funzionalità della linea. E’ stato attivato servizio sostitutivo con autobus. Poco dopo le 6, invece, sulla A1 Milano-Napoli, come informa l’ufficio stampa di Autostrade, è stato riaperto il tratto compreso tra Capua e Santa Maria Capua Vetere in entrambe le direzioni, chiuso durante la notte in via preventiva a causa del raggiungimento dei livelli critici del fiume Volturno.

Problemi anche per gli agricoltori visto che sono finiti sott’acqua campagne e frutteti a causa dello straripamento del fiume. "Se pioggia e neve sono attese per ripristinare le scorte idriche in laghi, fiumi, terreni e montagne, i forti temporali con precipitazioni violente – sottolinea la Coldiretti in una nota - hanno provocato danni diretti sui terreni secchi che non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento con frane e smottamenti che compromettono colture e viabilità rurale. La nuova perturbazione, con apporto di aria fredda, ha fatto precipitare le temperature con il gelo notturno che rischia di bruciare fiori e gemme di piante e alberi, con pesanti effetti sui prossimi raccolti dopo che il caldo anomalo ha favorito il risveglio vegetativo anticipato di noccioli, pesche, ciliegie, albicocche, agrumi e mandorle. Si assiste ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – precisa la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi. L’agricoltura – conclude la Coldiretti – è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con i danni provocati dalla siccità e dal maltempo che hanno superato nel 2022 i 6 miliardi di euro".

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