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Piena del Volturno, il Consorzio a Comuni e Regione: "Un 'contratto di fiume' per evitare gli allagamenti"

Proposta anche un'indagine accurata sui motivi della rottura degli argini e sulla situazione lungo tutto l'alveo. Il 30 gennaio l'avvio dei lavori di riaparazione dell'argine. I sindaci chiedono il ristoro dei danni

Il Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno rappresentato dal commissario Francesco Todisco stamane (27 gennaio) si è confrontato con il vicepresidente e assessore all’Ambiente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, sullo straordinario evento di piena che ha colpito i territori rivieraschi del fiume Volturno. La riunione è stata utile per fare un quadro completo di tutto ciò che è accaduto e per avanzare alcune ipotesi operative. 

“A merito del grande lavoro dei dipendenti del Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno tutti i sindaci hanno ringraziato il grande lavoro di coordinamento, andato ben oltre le nostre competenze - sottolinea il commissario Todisco a margine dell’incontro -. Con l’azione condivisa fra il nostro Ente di bonifica, i sindaci e la Regione siamo intervenuti per evitare che la piena mettesse in pericolo la vita dei cittadini. Purtroppo, nell’odierna realtà, non fa notizia ciò che va ma solo ciò che non va”.

Durante la riunione il commissario Todisco ha ricordato l’azione del Consorzio durante i giorni della piena a partire dalle operazioni di svaso del bacino sotteso alla traversa irrigua di Ponte Annibale tra Capua e Bellona del 17 gennaio scorso e le successive azioni di allerta della popolazione.

Con riferimento al momento della piena e dell’esondazione di Cancello ed Arnone, Todisco sottolinea: “L’esperienza dei nostri dipendenti ha garantito un’azione volta a convogliare, in sicurezza, le acque in eccesso nei canali di bonifica. I volumi di acqua, di gran lunga superiori a quelli per cui i canali di bonifica sono stati progettati, hanno inevitabilmente allagato i campi agricoli senza pregiudicare la sicurezza delle persone. È stata questa l’azione principale che ha difeso i centri urbani e dunque la sicurezza delle persone”.

E ancora: “Allo stato delle cose permane una criticità in alcuni territori della zona bassa del Volturno che restano allagati e che, nella stima dei tecnici consortili, si prosciugheranno entro le prossime 36/48 ore. Dalla riunione di stamane con il vicepresidente Bonavitacola, con i sindaci dei Comuni interessati e con la Provincia abbiamo condiviso alcuni obiettivi strategici, tra queste l’ipotesi di costituzione di un contratto di fiume del Volturno per una lettura generale delle problematiche idrauliche del territorio”.

Per quanto attiene alle competenze specifiche del Consorzio il commissario Todisco ha avanzato la richiesta di rafforzare gli impianti idrovori del territorio: “Una richiesta che è stata subito considerata con attenzione perché il reticolo idraulico artificiale minore deve poter possa assorbire più velocemente le acque in eccesso”. Tra gli altri argomenti trattati anche un lavoro condiviso per verificare le ragioni della rottura arginale nel punto specifico in cui è avvenuta ed una verifica complessiva della tenuta arginale lungo tutto il fiume.

Dal canto loro i sindaci presenti hanno sollecitato il ristoro dei danni patiti a causa dell'esondazione. Lunedì 30 gennaio, nel frattempo, inizieranno i lavori di riparazione dell'argine che, rompendosi, ha provocato il riversamento delle acque del fiume nelle campagne di Cancello ed Arnone.

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