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Flop piazza Mercato: meno del 50% dei box occupati. Ora il Cogein vuole cambiare

Il Consorzio ha avanzato una proposta di “variazione nell’impianto edilizio”. Il Comune affida incarico da 25mila euro a commercialista per rivedere il piano finanziario

Ci sono voluti quindici anni per realizzarla ed appena 5 per rendersi conto che, così come, la nuova “veste” di piazza Mercato (alias piazza Matteotti) a Caserta rischia di tramutarsi in un bagno di sangue. E’ quello che ha certificato il dirigente del Comune Gianni Natale nella determina con la quale assegna un incarico da 25mila euro al commercialista di Caserta Michele Pimbino per rivedere il piano economico finanziario così come proposto dal Consorzio Cogein.

Quest’ultimo, già prima della pandemia, che ha reso ancora più difficile la situazione, aveva avanzato una richiesta di “variazione nell’impianto edilizio e cambi di destinazione necessari ad aumentare i risultati economici e di conseguenza un mutamento del piano finanziario”. In parole povere: eliminare alcuni box per l’area mercato e realizzarci altro. Ristoranti? Negozi? Per ora non si sa, ma è facile prevedere quale sia la strada che si voglia intraprendere. La novità è che oggi il Comune di Caserta sembra voler andare incontro alla richiesta del Consorzio dell’imprenditore Mario Pagano evidenziando che “'attuale livello di occupazione dei box mercatali si è ormai attestato al di sotto del 50% delle disponibilità previste dal progetto approvato dall’ Amministrazione, generando un non allineamento significativo dei valori attivi secondo gli indirizzi posti a base del PEF”. Va ricordato che la nuova struttura di piazza Mercato, con tanto di parcheggi sotterranei, è stata realizzata in project financing proprio dal Consorzio Cogein.

"La verifica dell’andamento economico è stata oggetto di numerosi confronti tra la società e l’Ente” scrive il dirigente Natale “determinando il secondo atto aggiuntivo in cui il consorzio ha condiviso l'indicazione dell'Amministrazione nel non porre a carico del Comune gli oneri per la mancata assegnazione dei box, a fronte di soluzioni in deroga che possano essere alternativamente valutate al fine di garantire il principio normativo dell’equilibrio del PEF”. Per il responsabile di Palazzo Castropignano “appare opportuno rivedere il Piano Economico Finanziario nonché i discostamenti, negativi o positivi, prodotti nella fase di esercizio, di tutte le attività presenti nel Progetto di Finanza”. Per questo si è deciso di affidare un incarico esterno, ad un commercialista, per valutare il dà farsi.

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