Piano scuola, ricorso bis contro il Comune
La Vanvitelli impugna la delibera di giunta del dimensionamento dinanzi al Tar
L’Istituto Comprensivo Statale Vanvitelli di Caserta ha impugnato dinanzi al Tar della Campania il piano di dimensionamento della rete scolastica e programmazione dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2020/2021 redatto dal Comune di Caserta.
Il ricorso, proposto dall’avvocato amministrativista Paolo Centore, è stato incardinato contro il Comune di Caserta, la Regione Campania, il MIUR, e nei confronti degli Istituti comprensivi Pietro Giannone, Don Milani, Collecini.
La Vanvitelli ha censurato la delibera con cui la giunta comunale di Caserta, lo scorso 29 novembre, sostituì il piano di dimensionamento della rete scolastica che essa stessa aveva approvato con una precedente delibera dell'8 ottobre. Con la seconda delibera il Comune ha attribuito un numero di alunni sproporzionato in eccesso ai tre istituti (Giannone, Don Milani e Collecini). Addirittura, secondo quanto emerge dal ricorso, al Giannone ne sarebbero stati attribuiti 1.283, oltre il massimo normativamente previsto fissato a 1.200 dalle linee guida regionali. Alla Vanvitelli ne sono stati assegnati appena 730, uno in meno dell’istituto comprensivo Da Vinci, che ne ha 731.
La seconda delibera di giunta appare anche caratterizzata da numeri errati giacchè, ad esempio, all’istituto comprensivo Dante Alighieri di Caserta sono stati erroneamente attribuiti i plessi di San Benedetto, che invece sono aggregati alla Vanvitelli, mentre il numero degli iscritti della Collecini non è realistico, perché nel conteggio la giunta comunale non ha compreso 300 alunni di Castel Morrone che sono iscritti ai plessi della Collecini.
L’avvocato Paolo Centore ha richiesto la fissazione di una camera di consiglio al Tar Campania per la discussione dell’istanza cautelare di sospensione del piano di dimensionamento, che sarà fissata nel prossimo mese di febbraio.
