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Piano scuole, i sindacati contro la Provincia: “Non ascoltate le nostre proposte”

Organizzazione unite nelle critiche a Magliocca. Chiesto un incontro all’assessore regionale Fortini

Si accende lo scontro sul piano di dimensionamento della rete scolastica provinciale 2020/21, reso noto nei giorni scorsi dal presidente della Provincia Giorgio Magliocca. A lanciare pesanti critiche sono le segreteria provinciali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Gilda e Snals, in particolare per alcune parole spese da Magliocca.

Nel mirino infatti alcune dichiarazioni del presidente della Provincia, che nei giorni scorsi aveva lasciato intendere che vi fosse stato “un percorso di confronto e condivisione con le rappresentanze sindacali del territorio”.

“Riteniamo che le affermazioni del Presidente Magliocca siano perlomeno imprecise - spiegano i sindacati - Per quanto vi sia stato un confronto tre le organizzazioni sindacali e l’amministrazione provinciale, il parere espresso dalla Provincia nella delibera sul dimensionamento si concretizza in posizioni diverse da quelle espresse dai sindacati in fase di confronto”.

Le organizzazione sindaci entrano poi nel merito delle critiche: “Magliocca ha richiamato il presunto rispetto delle linee guida regionali. Non si comprende, allora, perché  venga autorizzato un accorpamento delle scuole di primo grado (Francolise) alle scuole secondarie di secondo grado (Teano), dando vita di fatto a un istituto  onnicomprensivo che le stesse linee guida delimitano ad aree di ‘conclamato isolamento’ creando difficoltà nella gestione di competenze e di risorse”.

“Constatiamo con piacere che l’amministrazione dichiari, inoltre, di considerare nel piano di dimensionamento le vocazioni del territorio. Proprio per questo però - accusano i sindacati - non comprendiamo la ratio di alcune decisioni, con la scelta di non procedere all’attivazione di alcuni indirizzi pienamente aderenti alle vocazioni territoriali e fortemente richiesti dai dirigenti scolastici. Da anni, come organizzazioni sindacali, chiediamo alla politica che si ascoltino e si valorizzino i territori anche mediante la creazione di percorsi formativi mirati che possano ridare slancio alle aree interessate evitando però duplicazioni e procedendo ad una seria razionalizzazione della rete scolastica di Terra di Lavoro.” 

Le organizzazioni sindacali rilanciano quindi una loro proposta: “Proprio per questo, riteniamo sia assurdo procedere con l’attivazione di nuovi percorsi formativi solo per sopperire al calo demografico, come peraltro evidenziato dal supporto tecnico offerto dall’AT di Caserta. Bisogna invece investire sulla valorizzazione delle esperienze già in campo sviluppandole con nuovi percorsi formativi che ne valorizzino le potenzialità”.

Su questi temi i sindacati hanno chiesto un incontro urgente con l’assessore regionale Fortino “affinché si proceda con un reale e costruttivo confronto che tenga in debito conto le istanze poste dalle parti sociali”.

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