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Dal caldo alle piogge torrenziali. "Un piano di adattamento al cambiamento climatico"

La richiesta di Fernando Zanni, referente della comunità 'Laudato sì - Teano Eco-Polis', ai sindaci del Parco di Roccamonfina

Fernando Zanni, referente della comunità 'Laudato sì - Teano Eco-Polis' ha chiesto ai 7 sindaci del parco di Roccamonfina un "urgente piano locale di adattamento al cambiamento climatico". In tutto l’Alto casertano e nei sette Comuni del Parco di Roccamonfina e Foce del Garigliano, si moltiplicano gli effetti e le conseguenze sul territorio degli eventi metereologici estremi: prima siccità e ondate di calore, poi piogge torrenziali, allagamenti, straripamenti e cedimenti del terreno. Secondo tutti gli scienziati del mondo non ci sono dubbi, la aumentata frequenza di questi eventi estremi è conseguenza del super riscaldamento della temperatura.

Esiste un Piano nazionale di adattamento al cambiamento climatico, per mettere in sicurezza cittadini, imprese, attività economiche e servizi pubblici. E quindi Zanni chiede ai sindaci di "anticipare, sulla scorta dell’esperienza accumulata, una indagine territoriale e analisi locali di area vasta, le azioni a tutela delle Comunità approvando un “Piano di adattamento comunale”, come piano di prevenzione dei disastri e dei disagi da coordinare con i piani di protezione civile e i piani neve. Meglio sarebbe, ovviamente, se le Giunte comunali approvassero con immediatezza una dichiarazione simbolica di Stato di Emergenza climatica e ambientale, esprimendo la volontà di  operare da subito per mitigare, nei diversi settori dell’azione amministrativa, le emissioni di gas climalteranti e per adattare la Città alle nuove condizioni climatiche, come hanno già fatto molti Comuni d’Italia".

E poi parla della città sidicina: "Nella nostra Teano, per esempio, sul piano dell’adattamento, si potrebbe iniziare con un elenco dettagliato di tutti i punti critici che si allagano in occasioni di piogge torrenziali, studiando le cause e adottando le relative soluzioni. Ma anche colmando a regola d’arte le buche, sulle strade e sui marciapiedi, ripulendo le caditoie stradali che sono un elemento fondamentale del drenaggio urbano delle acque meteoriche, o ancora, ripulendo le strade e i fossi laterali di scolo ormai ristrette o ripianati dalla vegetazione e dai fanghi di ruscellamento. Ricordiamo che gli interventi potrebbero essere anche immediati, utilizzando l’Istituto della somma urgenza, che, com’è noto, rappresenta la chiusura del sistema giuridico perfino in assenza di risorse economiche. Ma abbiamo qui citato solo alcune delle numerose problematiche e  solo pericoli per l’incolumità e la sicurezza pubblica, tutelata anche dalla responsabilità penale degli amministratori. Piuttosto che avvertire solo i cittadini dei pericoli, ovvero chiudere le attività scolastiche e didattiche ad ogni allerta meteo (che saranno molto, ma molto più frequenti), sarebbe, insomma, doveroso agire per eliminarli". 

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