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Giallo sui permessi all'ex 'Giardini del Sole'. "Pronti a rivolgerci a Tar ed Anac"

Tre consiglieri chiedono l'annullamento in autotutela di tutti gli atti: "Violazioni urbanistiche e danni economici"

I consiglieri di opposizione di Capodrise, ad eccezione di Nicola Belardo, accendono i fari sulle autorizzazioni riguardanti l'ex area "Giardini del Sole". E' stata depositata in mattinata una richiesta di revoca in autotutela di tutti gli atti per diverse irregolarità evidenziate. Un'istanza per la quale i consiglieri si dicono pronti ad adire anche alle vie legali, con un ricorso al Tar, oltre che a rivolgersi all'Anac. 

"Amministrazione appiattita sugli interessi di un privato"

"Prima che dalla maggioranza ci accusino di voler perdere un'occasione per il paese - precisa il consigliere Giuseppe Fattopace - Diciamo subito che noi siamo i primi a volere lo sviluppo di Capodrise ma anche tale sviluppo debba seguire il rispetto delle regole e perseguire gli interessi della città e dei cittadini di Capodrise. Invece assistiamo ad un'amministrazione appiattita sugli interessi di un privato. Un appiattimento che provoca un grosso danno erariale per le casse del Comune e quindi dei capodrisani. Per questo noi manterremo alta l'attenzione su questa che è una vera e propria speculazione". 

Il danno erariale

Sono diversi i vizi procedurali evidenziati dai consiglieri Gaetano Argenziano, Giuseppe Fattopace e Maria Belfiore. Presunte irregolarità sia di natura urbanistica sia di natura economica quando si parla di "danni gravi per mancate entrate nel Bilancio comunale", come si legge nel documento. "Va detto che il Comune ha rinunciato ad un contenzioso da 700mila euro - spiega a Casertanews Fattopace - Rinunciando ad un ricorso al Tar senza avere nemmeno un parere legale. In cambio riceverebbe una rotonda alla discesa del ponte (quello che da viale Carlo III conduce a via Retella nda), un tappetino d'asfalto tra questa rotonda e quella tra via Retella e via Greco ed infine la realizzazione di marciapiedi in via Greco. Tutte opere che sono funzionali prevalentemente a quel centro commerciale". Inoltre ci sarebbe anche lo scomputo di alcuni "oneri di urbanizzazione per la realizzazione di parcheggi che ricadono nella loro area commerciale. Noi come opposizione chiediamo che tali oneri vengano monetizzati".

Le illegittimità urbanistiche

A queste evidenze di natura economica ci sono poi quelle tecniche, di natura urbanistica con "gravi illegittimità nel dimensionamento del Progetto generale relativo alla Ristrutturazione Urbanistica dell’Area ex Giardini del Sole", si legge ancora nella richiesta. In pratica per autorizzare quelle opere, che sono oggi in corso di realizzazione, "sarebbe stata necessaria la convocazione della conferenza dei servizi regionale per una grande struttura di vendita (complessivamente circa 10624 mq) - precisa ancora Fattopace - Mentre qui si fa passare quella struttura come di medie dimensioni mentre poi la stessa società nel pubblicizzarla parla di grande struttura e allora, in questo caso, c'è stata violazione della mancata attivazione della Conferenza dei Servizi regionale". 

La richiesta di annullamento: "Pronti a rivolgerci a Tar e Anac"

A ciò si aggiunga la mancata informazione dei benefici per la comunità. "Qual è il progetto complessivo? - si domanda Fattopace - Quali sono i benefici per la città? Non sappiamo nemmeno quali siano gli sbocchi occupazionali di questa operazione che appare solo speculativa. In questo senso abbiamo un'idea di sviluppo diversa". 

E allora l'opposizione in blocco chiede di annullare tutto ed annuncia che in caso di mancato accoglimento della richiesta "saranno attivate tutte le azioni di legge previste in materia a tutela dell’interesse della Città di Capodrise e dei suoi cittadini", quindi un eventuale ricorso al Tar, oltre al coinvolgimento dell'Anac per quanto di competenza. 

Belardo non firma la richiesta

Ma a far rumore è anche la mancata sottoscrizione della richiesta da parte del consigliere Nicola Belardo che, a fronte di svariate interrogazioni e successive mozioni ampiamente consumate sul tema, ritiene "doveroso prendere le distanze dalla richiesta in questione". "Il nostro compito - dichiara Belardo - è quello di salvaguardare gli interessi della comunità e di farlo nel pieno perseguimento della legge. Sono sempre stato un garantista e mai un giustizialista,e credo che determinate condotte siano diametralmente opposte rispetto alla fiducia che ci è stata conferita dagli elettori".

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