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Venerdì, 19 Aprile 2024
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A Caserta i rifiuti costano meno ma la differenziata è ancora bassa

I dati di Cittadinanzattiva: il Capoluogo di Terra di Lavoro tra luci ed ombre

Le disuguaglianze in Campania, nei vari settori dei servizi e delle tasse pagate dai cittadini, sono piuttosto marcate. Questo è quanto si evince dal report di Cittadinanzattiva effettuato sui dati riguardanti tariffe, agevolazioni, qualità e tutela in termini di raccolta e smaltimento dei rifiuti, nel 2019. 

RACCOLTA DIFFERENZIATA E TARIFFA NEL 2019 A CASERTA

Secondo l'indagine di Cittadinanzattiva, che prende come riferimento una famiglia tipo composta da 3 persone con un reddito lordo complessivo di 44mila 200 euro e una casa di proprietà di 100 metri quadri, i cittadini di Caserta spendono per i rifiuti mediamente 395 euro all'anno. Un dato che colloca Caserta al 79° posto della classifica a livello nazionale. Tuttavia, seppur la tariffa pagata dai casertani sia ben al di sopra della media nazionale (300 euro), il Capoluogo è la seconda città dove si spende meno in Campania, alle spalle di Avellino nella classifica regionale. Più preoccupante invece è il dato sulla raccolta differenziata che vede Caserta al terzo posto in Campania, alle spalle di Benevento e Salerno. La percentuale nel Capoluogo della differenziata è infatti del 52,5 %, ben al di sotto della media nazionale (55,5%) e regionale (52,8%).

IL MALCONTENTO DELLE FAMIGLIE

Dal report di Cittadinanzattiva nel 2019 la Campania è la regione più cara d'Italia in termini di spesa per i rifiuti (421 euro di media annuale per i cittadini). Ed è per questo che è davvero tanto il malcontento tra i cittadini. Il 78,4% delle famiglie (2 su 3), infatti, lamentano di pagare troppo per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.

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