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Un comune resta senza medico di base

Appello del sindaco al distretto sanitario: "Impensabile lasciare scoperta l'intera comunità"

“Siamo pronti come amministrazione comunale ad intraprendere ogni iniziativa utile per tutelare i nostri cittadini, anche con forme di protesta ufficiali”. Non usa mezzi termini il sindaco di Dragoni Silvio Lavornia nel commentare l’incredibile vicenda che riguarda la città del Matese rimasta “scoperta”, senza assistenza sanitaria primaria perché priva del medico di base.

Dal primo ottobre prossimo infatti l’attuale dottore andrà in pensione, lasciando la comunità priva di un riferimento importante. Una situazione che penalizza in primis “donne e anziani – spiega il sindaco – che non possono fare decine di chilometri per visite e ricette”.

“Ci sono diversi medici tra Alvignano e Caiazzo – continua Lavornia - che pur non rientrando nel nostro ambito, potrebbero essere scelti dalle centinaia di pazienti dragonesi che si ritroveranno privi del servizio di medicina di base dalle prossime settimane. Quindi l'Asl autorizzi alcuni di loro a prendersi in carico gli assistiti del posto e a fare studio nel nostro paese almeno tre volte a settimana, in attesa che venga assegnata ad un medico titolare la zona carente”. Il primo cittadino di Dragoni ha già informato del problema i vertici del distretto sanitario di Piedimonte Matese, chiedendo una soluzione rapida del problema per evitare il caos di ottobre.

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