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Sabato, 20 Aprile 2024
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Patto Acer-Comune per i cortili del quartiere ma è corsa contro il tempo

Palmiero e Lebro disponibili alla stipula di un accordo per la riqualificazione coi fondi PinQua. Entro 45 giorni va presentato il progetto esecutivo

Accordo tra Comune di Caserta ed Acer Campania, l'ex Iacp, per la riqualificazione dei cortili dei complessi popolari di via Trento e via Acquaviva. Questo l'esito del primo incontro promosso dal vescovo Pietro Lagnese che ha deciso di muoversi e fare da garante affinché i progetti e le speranze dei residenti si traducano in segni tangibili. 

Un primo passo avanti, dunque, almeno sul piano delle volontà dei due Enti, è stato fatto. Palazzo Castropignano, rappresentato al vertice dal consigliere Massimiliano Palmiero, ha aperto alla possibilità di destinare parte dei 14,5 milioni per la Qualità dell'Abitare (PinQua) proprio alla riqualificazione dei cortili. Per farlo, però, è necessario che quei cortili diventino a destinazione pubblica. In tal senso sono arrivate rassicurazioni dal presidente di Acer, proprietaria delle aree, David Lebro intervenuto telefonicamente al vertice in diocesi e che si è detto disponibile alla stipula di un accordo con il Comune. 

Segnali di apertura che potrebbero essere presto tangibili. Già mercoledì 21 settembre il tecnico incaricato dal Comune per la progettazione degli interventi dei PinQua sarà al quartiere Acquaviva per un sopralluogo dei cortili. Poi sarà corsa contro il tempo per la redazione del progetto definitivo che dovrà essere consegnato entro 45 giorni. Insomma, bisogna fare in fretta. 

Per questo, dopo quello di ieri, "faranno seguito all’incontro passi concreti per valutare e stimare i costi del progetto, così come la Diocesi continuerà ad accompagnare e sostenere, anche attraverso le parrocchie del territorio, le speranze e i desideri dei residenti, nell’ottica di un miglioramento della vivibilità", si legge in una nota della diocesi. 

Al riguardo il Comitato Città Viva, che ha avviato un percorso di confronto dal basso per la riqualificazione del quartiere, presenterà un progetto per la gestione dei beni comuni, a partire proprio dai cortili. Altra questione riguarda infine la riqualificazione degli alloggi anche attraverso il superbonus 110% ma c'è ancora l'ostacolo delle variegate proprietà delle case, alcune delle quali sono private. 

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